Legge regionale per le bonifiche
Il provvedimento sollecitato da Marco Tedde e da Forza Italia è già all’esame della maggioranza
ALGHERO. A volte la politica riesce a rispondere con tempestività in presenza di situazioni disastrose con forti ricadute negative per l’ambiente come nel caso dell'incendio che ha devastato domenica scorsa una parte importante della pineta di Mugoni, in pieno naturale parco regionale, sulla fascia costiera di Porto Conte.
È stata infatti presentata in consiglio regionale una proposta di legge con l'obiettivo di procedere alla messa in sicurezza, bonifica e ripiantumazione dei circa 15 ettari devastati dal fuoco. Il provvedimento legislativo ora alla attenzione della maggioranza al governo della Regione vede primo firmatario Marco Tedde insieme ai colleghi Pittalis, Cappellacci, Oscar Cherchi, Fasolino, Locci, Peru, Randazzo, Tocco, Tunis e Alessandra Zedda .
L'incendio, di natura dolosa e favorito da una giornata di forte vento di maestrale, ha investito prevalentemente le due aree interessate dalla presenza dei campeggi di Sant'Imbenia e Sant'Igori, da tempo sottoposti a sequestro penale, dove si trovavano roulotte, prefabbricati, auto, impianti elettrici, serbatoi e centinaia di bombole di gas, numerose delle quali esplose durante l'incendio. Una situazione estremamente precaria, come viene evidenziato nel provvedimento di legge, che comporta un «altissimo rischio di inquinamento per la grande quantità di materiali pericolosi incendiati che rischiano di rilasciare liquidi e sostanze che in difetto di un rapido intervento contamineranno il suolo e le acque».
La proposta di legge della quale si è fatto fautore l'ex sindaco di Alghero individua, anche sulla base dei rilievi eseguiti dalle autorità competenti che hanno eseguito numerosi sovralluoghi, un ammontare complessivo per la bonifica di oltre 2 milioni di euro.
«Il provvedimento legislativo che abbiamo presentato – sottolinea Marco Tedde – mira a finanziare con somma urgenza le risorse per mettere in sicurezza le aree percorse dalle fiamme, recintarle, predisporre idonee barriere impermeabili per evitare il dilavamento di potenziali sostanze inquinanti, procedere alla caratterizzazione dei materiali inquinanti, rimuoverli, effettuare le opportune operazioni di bonifica e di ripiantumazione delle essenze arboree e arbustive distrutte. Si tratta di un intervento straordinario che richiederà ingenti risorse di cui l’amministrazione comunale non dispone e per il quale è necessaria l’assegnazione al Comune di Alghero di un contributo di due milioni e 200 mila euro. Le risorse vengono reperite in un capitolo del bilancio 2015 che avrebbe dovuto essere utilizzato per consentite alla Conservatoria delle coste per acquisire aree della Società Bonifiche Sarde. Operazione oramai improbabile da qui alla fine del 2015. Si tratta quindi di risorse immediatamente disponibili per salvaguardare un area di grande rilevanza paesaggistica e ambientale che oggi è a rischio inquinamento per la grande quantità di materiali pericolosi che potrebbero contaminare il suolo e le acque. Un patrimonio ambientale che non è solo degli algheresi ma di tutti i sardi». Uno dei riferimenti di maggiore rilevanza per la bonifica sarà senza alcun dubbio quello della rimozione di tutto il materiale “estraneo” alla pineta e in particolare di ciò che è rimasto nei due ex camping sequestrati dalla magistratura che potrebbero essere ancora oggetto di azioni deliquenziali come quella di domenica scorsa.