Hotel Capo Caccia, si va verso la vendita
Il giudice ha fissato l’udienza per il 5 novembre, la prestigiosa struttura è sotto sequestro da anni
ALGHERO. Il giudice del tribunale di Sassari, Giancosimo Mura, ha fissato l’udienza per la vendita giudiziaria dell’hotel Capo Caccia per il prossimo 5 novembre. Le offerte dovranno pervenire entro le ore 12 del giorno precedente.
Il Capo Caccia, certamente uno dei più prestigiosi hotel della costa algherese, da anni è inattivo dopo il sequestro eseguito dalla guardia di finanza su disposizione dell’allora gip Carla Altieri che aveva accolto la richiesta del sostituto procuratore Giovanni Porcheddu.
Fiamme gialle e magistratura contestarono ai gestori dell’hotel il reato di bancarotta fraudolenta per il quale finirono in carcere, con responsabilità diverse, Giovanni Marocci, Daniele Degli Esposti, Francesco Vizzari e Vittorio Casale. Una delle accuse fu quella di aver distratto parte del patrimonio immobiliare della Capo Caccia Resort e della Roden srl in altre società che erano gestite dagli stessi. Sempre secondo le indagini della guardia di finanza la consistenza della bancarotta ammontava a circa 15 milioni di euro.
Ora si giunge alla vendita giudiziaria del complesso alberghiero, in una posizione panoramica straordinaria, davanti al promontorio dal quale prende il nome, a 14 milioni di euro. L’hotel è stato per anni una delle punte di diamante del turismo algherese con risultati di assoluto rilievo: circa 60/70mila presenze all’anno, una forza occupazionale di circa 130 dipendenti. L’hotel, costruito nel 1961, è stato a lungo residenza di vip, attori, e fu perfino teatro di una sequenza della saga dei film di 007 con Roger Moore.
L’intero impianto, dalla dichiarazione del fallimento e dal sequestro giudiziario risalente ad agosto del 2013, era affidato al curatore Alberto Ceresa. L’hotel dopo tre anni di inattività – e di abbandono strutturale – presenta la sua vasta proprietà in condizioni di precarietà. L’impianto dispone di oltre un centinaio di stanze, terrazze panoramiche mozzafiato, spazi a ridosso della scogliera, piscine, un piccolo anfiteatro e un vasto parco. La destinazione del sito è a uso turistico ricettivo come sancito da diverse sentenze.