La Nuova Sardegna

Alghero

Uno street food d’autore con porcetto e culurgiones

di Gian Mario Sias
Uno street food d’autore con porcetto e culurgiones

ALGHERO. Sono nati ad Alghero e sono legatissimi alla città in cui vivono. Ma per un pane cotto al meglio, per un formaggio preparato come si deve, una pasta realizzata dai grani migliori e una carne...

04 dicembre 2015
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ALGHERO. Sono nati ad Alghero e sono legatissimi alla città in cui vivono. Ma per un pane cotto al meglio, per un formaggio preparato come si deve, una pasta realizzata dai grani migliori e una carne proveniente da allevamenti eccellenti, sarebbero pronti a fare chilometri. Una confidenza che si sono fatti un sacco di anni fa, quando si sono conosciuti. Lei era un’informatica, lui stava facendo l’assicuratore. Il licenziamento di lei, l’incontro casuale con lui e la scoperta di due straordinarie passioni in comune, quella per la cucina e quella per il viaggio. Che messe insieme sono diventate un’idea imprenditoriale di successo. Alessandra Migheli e Stefano Sarria sono i fondatori e i soci dell’azienda Mangiasardo, titolare di “Su Brasceri”. Somiglia di più a uno di quei tipici furgoni che fuori dagli stadi o nelle sagre e in qualsiasi evento in grado di attirare grandi folle sforna panini con wurstel, hamburger o salsiccione. Ma è un vero e proprio ristorante tipico sardo. Con una particolarità: è su quattro ruote. Dopo una lunga gestazione imprenditoriale e amministrativa, “Su Brasceri” è finalmente entrato in piena attività quest’estate, dove a Fertilia ha cambiato le abitudini alimentari di numerosissimi turisti provenienti da ogni parte d’Europa. «La soddisfazione più grande ce l’hanno regalata alcuni clienti umbri e romani, loro sono i re della norcineria eppure sono letteralmente impazziti per il nostro panino con il porcetto aromatizzato al mirto», racconta divertito Stefano Sarria. Lo street food è la moda del momento, d’altronde. «Sì, ma non dite che l’abbiamo fatto per seguire una moda – scherza – perché quando abbiamo iniziato a pensare questo progetto, dal niente e con pochissime risorse, di street food non ne parlava ancora nessuno». E comunque c’è una bella differenza con tutti gli altri concorrenti. «Noi siamo un’autentica vetrina su tutto ciò che di meglio può offrire l’enogastronomia sarda», assicura Alessandra Migheli mentre predispone un menù a base di salumi e formaggi tipici, culurgiones alla crema di pecorino e fiori di zucca, porchetta sarda al mirto e seadas. Oltre a cucinare e a scoprire sapori sempre nuovi, i due nuovi imprenditori della ristorazione “on the road” amano viaggiare, ammirare la bellezza dell’isola, scoprirla dietro sapori nuovi, accostamenti originali, rivisitazioni di piatti tipici. «Ogni prodotto arriva da un posto diverso ed è il frutto di una selezione effettuata in loco e sempre suscettibile di cambiamenti», rivelano. Hanno un entusiasmo contagioso, una voglia di mettersi alla prova davvero ammirevole, mani d’oro e una cucina mobile costruita apposta per le loro esigenze. «Anche questo furgoncino da cinque metri è un prodotto tipico artigianale sardo – dicono – costruito in base alle nostre richieste, che rispecchiano la nostra idea di cucina da strada». Il Parco di Porto Conte li ha insigniti col certificato dei prodotti di qualità del territorio. «Per noi è un sogno che si realizza – concludono – ci piace l’idea di contribuire alla valorizzazione del nostro territorio a partire dalle sue eccellenze gastronomiche».

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