La Nuova Sardegna

Alghero

Bogamarì e corallo, ad Alghero la festa d’inverno si veste di rosso

di Gian Mario Sias
Bogamarì e corallo, ad Alghero la festa d’inverno si veste di rosso

Una serie di eventi che andranno avanti dal 5 febbraio fino ai riti della Settimana Santa Presto la presentazione del marchio di tutela del “corallium rubrum” del golfo

29 gennaio 2016
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ALGHERO. Un colore e un ricco cartellone di eventi per rifare il look a un appuntamento classico e allungare la stagione dell’ospitalità nel segno di due simboli della città, il corallo e il riccio di mare.

I due prodotti dell’identità gastronomica e artigianale di Alghero sono i protagonisti di “Rosso di mare”, rassegna di degustazioni, premiazioni, incontri, confronti ed eventi che accompagnerà la città oltre le secche di gennaio, verso la stagione in cui ad attirare i visitatori ci penseranno il sole, il mare, le spiagge e la movida.

L’avvio ufficiale è fissato per la prossima settimana con la “Sagra del bogamarì”. Dal 5 al 7 febbraio 17 ristoranti cittadini saranno gli snodi dell’immaginario percorso dedicato al gusto, al riccio di mare e alle bontà gastronomiche a base di polpa di riccio. Un’interessante anteprima sarà proposta già da domani.

Numerosi ristoranti hanno deciso di aprire già in questo week end per accogliere con la massima ospitalità possibile i numerosi visitatori attesi per gli Internazionali d’Italia di Motocross, in programma domenica 31 gennaio nel circuito del Lazzaretto.

Ma l’appuntamento con il riccio andrà avanti come di consueto sino a Pasqua attraverso la rassegna, nel corso della quale gli stessi ristoranti che hanno deciso di lasciarsi coinvolgere dall’amministrazione proporranno agli appassionati del genere dei “menù degustazione” in cui il bogamarì, manco a dirlo, sarà protagonista incontrastato.

“Rosso di mare”, ad Alghero, vuol dire anche corallo, specie subacquea alla quale è dedicato il nome dell’intera Riviera, rappresentata nello stemma araldico del Comune, vero e proprio simbolo della tradizione artigiana cittadina, imitata e taroccata in mille modi. Negli ultimi mesi il Comune di Alghero ha dedicato grandi attenzioni al corallo e alla filiera produttiva che parte dalla pesca e arriva alla vendita di preziosissimi monili, vere e proprie opere d’arte di un colore unico, tra il rosso e l’arancio, simile a certi tramonti su Capo Caccia.

L’obiettivo era un marchio di qualità che distinguesse le botteghe artigiane e i punti vendita che commercializzano il corallium rubrum, quello che si raccoglie ad Alghero e in altre zone del Mediterraneo.

Il 13 febbraio il marchio sarà presentato ufficialmente durante la premiazione del vincitore del concorso di idee, cui hanno partecipato ben 40 candidati. «Questa manifestazione è l’occasione buona per valorizzare elementi distintivi della nostra identità», spiega Pietro Alfonso, presidente di Meta, che ha organizzato l’evento voluto dal Comune. «Attraverso appuntamenti come questo vogliamo far passare la nostra idea di una stagione di eventi senza soluzione di continuità anche nei mesi “spalla” della stagione estiva», spiega l’assessore della Cultura, Gabriella Esposito.

Per l’assessore delle Attività produttive, Natacha Lampis, «parliamo di territorio e di due eccellenze che lo rappresentano, al corallo e al riccio di mare è dedicata una manifestazione con cui proviamo a rinnovare le formule di appuntamenti storici attraverso il coinvolgimento del tessuto economico e sociale».

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