La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, la Misericordia: «Non vogliamo divieti»

di Gian Mario Sias
Alghero, la Misericordia: «Non vogliamo divieti»

Il presidente amareggiato perché è stata turbata la Pasqua. Il vescovo replica: «Mai informato dalla Confederazione»

27 marzo 2016
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ALGHERO. «La Confraternita della Misericordia di Alghero è custode della tradizione e dei riti della Settimana Santa dal 1600, la Confederazione nazionale non ci vieterà di partecipare alle processioni con il nostro abito e il nostro medaglione, su cui non ha alcuna voce in capitolo». Non solo. «L’unica cosa che la Confederazione ci può intimare di non usare sono i colori sociali, giallo e celeste, e il simbolo confederale, ma lo vedremo». Il giorno dopo l’esplosione del caso sulla sospensione per due mesi della Misericordia di Alghero, notificata dal presidente nazionale della Confederazione, Roberto Trucchi, per non aver consentito l’insediamento del commissario, Domenico Norio è un fiume in piena. Il presidente della Confraternita è amareggiato, il fatto che una vicenda del genere possa aver turbato un momento solenne e sacro come la Pasqua gli ha tolto la serenità. E anche pensando all’impegno profuso nell’organizzazione di celebrazioni, riti e processioni di cui i “germans blancs” sono curatori, vuole difendere la Settimana Santa algherese e la sua tradizione, di cui la Confraternita è depositaria, cercando di tirarla fuori da una querelle destinata a produrre altre carte bollate e altri colpi di scena. Tutto il resto si vedrà.

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«Pensavo che dopo la Settimana Santa ci sarebbe stato tutto il tempo e la serenità necessaria per cercare di risolvere la situazione, di chiarire all’interno e anche con il presidente Trucchi», è il commento del presidente della confraternita algherese. Oggi è Pasqua e Norio vuole pensare solo a onorare gli ultimi riti, anche per rispetto dei moltissimi fedeli rimasti sbigottiti nell’apprendere dal giornale dei dissidi interni alla Confraternita e dei contenziosi con i livelli nazionali della Confederazione.

Sulla vicenda interviene anche il vescovo Mauro Maria Morfino, che smentisce di essere stato informato ufficialmente dell’accaduto e di aver procrastinato alcuna decisione. «Alla curia non è stato comunicato nessun provvedimento restrittivo verso la Confraternita da parte della Confederazione nazionale della Misericordia», fa sapere il vescovo con una nota. La curia vescovile di Alghero ha raggiunto telefonicamente il presidente nazionale della Confederazione, Roberto Trucchi, il quale «ha spiegato che i provvedimenti verso le confraternite locali seguono alcuni passaggi statutari interni che interessano in primis la confraternita locale – specifica la nota vescovile –, solo dopo la convalidazione del consiglio nazionale delle Misericordie, fissato per il 9 aprile, si potrà ufficializzare qualsiasi comunicazione al correttore spirituale e, per conoscenza, al vescovo».

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