La Nuova Sardegna

Alghero

Animali uccisi con bocconi avvelenati: ad Alghero indagine in stile Csi

di Gian Mario Sias
Animali uccisi con bocconi avvelenati: ad Alghero indagine in stile Csi

Un corso di formazione intensivo per sei agenti e per il pastore belga King: analizzeranno la scena del crimine e le carcasse per poi risalire ai responsabili

12 maggio 2016
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ALGHERO. Allestire un nucleo speciale, composto da uomini addestrati, in possesso di specifiche competenze investigative, mirate alla ricerca di bocconi avvelenati nelle campagne della Sardegna, e in grado di attuare i protocolli di indagine previsti in caso di ritrovamento di animali morti per sospetto avvelenamento.

È l’obiettivo del corso intensivo cui in questi giorni sono stati sottoposti sei agenti del Corpo forestale e King, un pastore belga addestrato e condotto allo scopo dalla ricercatrice Raffaella Cocco del Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Sassari. L’addestramento, che si concluderà oggi con una prova pratica e la ricostruzione di una vera e propria scena del crimine, prevede l’acquisizione di metodi di intervento in puro “stile Csi”, per insegnare i quali sono arrivati nell’isola gli specialisti spagnoli della Junta de Andalucia. L’attività svolta a Porto Conte, nel centro “Le Prigionette” dell’Agenzia Forestas, è una delle azioni innovative del progetto “Life Under Griffon Wings”.

Finanziato nell’ambito di Life 2014-2020, il nuovo Programma per l’ambiente e l’azione per il clima, il progetto mira a conservare la colonia sarda del grifone, l’unica naturale in Italia. L’intervento è promosso dall’Università di Sassari in collaborazione con Forestas, Corpo forestale di vigilanza ambientale e Comune di Bosa. L’Italia è maglia nera in Europa nel campo degli avvelenamenti di animali. A farne le spese, indirettamente, è anche il grifone, che si ciba di carcasse animali. In passato il fenomeno ha decimato la colonia isolana del gipeto e ne ha bloccato la reintroduzione.

All’avvio delle attività di formazione hanno partecipato anche il responsabile scientifico del progetto, Fiammetta Berlinguer, il direttore del Servizio territoriale dell’Ispettorato ripartimentale di Oristano del corpo forestale, Maria Piera Giannasi, il project manager del progetto LIFE, Andrea Rotta, il presidente del Parco di Porto Conte, Antonio Farris, i rappresentanti dell’Agenzia Forestas e del Comune di Bosa, Dionigi Secci e Alfonso Campus, e la ricercatrice Raffaella Cocco. Il corso, curato da agenti forestali della Consejerìa de Medio Ambiente Y Ordenaciòn del Territorio della Junta de Andalucia, prevede lo studio dei principali veleni, l’analisi forense dei luoghi dove vengono trovate carcasse o bocconi, i metodi per condurre le indagini.

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