La Nuova Sardegna

Alghero

«Il porto deve crescere ma non è in abbandono»

di Gian Mario Sias
«Il porto deve crescere ma non è in abbandono»

Giancarlo Piras sottolinea lo sforzo fatto per mettere insieme tutti i concessionari Il problema principale è la pulizia: dovrebbe essere risolto con il nuovo appalto

03 agosto 2016
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ALGHERO. «Il porto di Alghero può e deve crescere, per tornare a esercitare quel ruolo di impulso per lo sviluppo sul piano economico e sociale che ha sempre avuto, ma sfatiamo il mito che si tratti di una struttura in abbandono». Fresco di conferma alla guida del Consorzio del porto di Alghero, Giancarlo Piras, imprenditore con un passato di amministratore comunale nell’era Tedde, indica la strada da seguire e intanto racconta quel che oggi sta succedendo tra le banchine. «Abbiamo fatto un lavoro enorme per riuscire a consorziare quasi tutti i concessionari che operano all’interno del porto – spiega Piras –, è chiaro che quando riusciremo ad attuare il nostro progetto di crescita le cose miglioreranno, ma al momento si tratta di una struttura adatta alle esigenze degli utenti e funzionale, grazie all’attività di molti professionisti». Del consorzio oggi fanno parte 22 concessionari, Confcommercio, Confartigianato e Comune di Alghero. Il progetto da 20milioni di euro in project financing, attualmente al vaglio della Regione, prevede il restyling completo attraverso opere di una certa importanza come l’allargamento del molo di sottoflutto, dove si concentrerà la nuova area dei cantieri. Sarà realizzato un nuovo centro direzionale, con tanto di sala riunioni e press room, e l’attracco per le imbarcazioni dai 20 ai 100 metri. «L’obiettivo è di passare da 2mila a 2mila e 400 posti barca, con una crescita dei livelli occupazionali da 40 a 120 unità», è l’obiettivo fissato dal presidente del Consorzio del porto, che oggi gestisce 400 dei posti barca disponibili. Nei giorni scorsi la Regione, per bocca del direttore generale dell’assessorato degli Enti Locali, Antonella Giglio, ha annunciato che l’iter per l’aggiudicazione delle opere di miglioramento funzionale e per la gestione del porto di Alghero è in dirittura d’arrivo. Venendo incontro alle richieste del Consorzio, gli uffici hanno prorogato a dopo l’estate il termine per la presentazione di chiarimenti e approfondimenti sui due progetti presentati. Oltre al Consorzio, ambisce a gestire l’area portuale Marinedì srl, la società che gestisce numerose marinerie sparse per l’Italia, comprese Villasimius, Cagliari e Teulada. Pur di favorire un’accelerazione decisiva per lo sviluppo del porto, che Alghero attende da anni, il Consorzio e Marinedì hanno avviato un dialogo per vedere di fare sintesi. «I due progetti sono al vaglio della Regione – spiega Giancarlo Piras – ma possono trovare sintesi in un’unica proposta che sintetizzi i punti di forza di una e dell’altra ipotesi progettuale». L’unica condizione dettata dal Consorzio, «è la tutela dei nostri soci e dei club, la cui funzione sociale è fuori discussione». Nel frattempo, l’impegno è di provare a dare del porto un’idea diversa da quella imperante. «Se ne parla sempre in termini negativi, ma in realtà l’unico problema reale è la pulizia – conclude Giancarlo Piras – col nuovo appalto del Comune speriamo che le cose cambino anche sotto questo aspetto».

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