La Nuova Sardegna

Alghero

Decisione storica: il parco ora ha una pianta organica

di Gianni Olandi
Decisione storica: il parco ora ha una pianta organica

L’assemblea approva a maggioranza con l’astensione della minoranza La riserva darà lavoro a dieci dipendenti con contratto a tempo indeterminato

30 dicembre 2016
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ALGHERO. Nonostante alla vigilia della assemblea del Parco di Porto Conte, tenutasi ieri sera a Casa Gioiosa a Tramariglio, i segnali che giungevano dalla maggioranza non fossero tranquillizzanti per via di opinioni diverse soprattutto in relazione ai livelli occupazionali, fino a ieri tutti precari, dall’ex colonia penale è partita una fumata bianca che rappresenta uno straordinario passo avanti per la riserva e in particolare per la decina di addetti che da qualche lustro prestano servizio privi di qualsiasi garanzia di stabilizzazione.

«Una delibera storica quella che oggi abbiamo assunto nell’assemblea del Parco di Porto Conte» è il sindaco Mario Bruno che parla con evidente enfasi, soprattutto per la nuvolaglia della vigilia. «Finalmente abbiamo dotato l’azienda speciale di una pianta organica e da subito è possibile procedere con le assunzioni. Finora il Parco si è retto solo con i lavoratori delle aziende interinali – prosegue il sindaco –. Ora è possibile garantire percorsi e strategie di sviluppo».

Il primo cittadino annuncia anche che «il prossimo atto sarà a brevissimo la elezione del presidente e del nuovo consiglio direttivo e la revisione del Piano del Parco, in sintonia con le scelte urbanistiche e paesaggistiche che stiamo assumendo con il Puc».

Anche l’esame del piano del Parco, pronto da circa tre anni, costituisce un elemento rilevante per l’area protetta. Va ricordato che il suo mancato esame fu tra le cause che portarono alle dimissioni da presente del professor Antonio Farris.

«Il Parco è davvero uno strumento di sviluppo concreto del nostro territorio – aggiunge Mario Bruno – e sarà da subito chiamato ad agire in sintonia con la Fondazione Meta nelle politiche turistiche, dei beni culturali, archeologici e ambientali del nostro territorio».

L’amministrazione comunale inoltre appare intenzionata a mettere in rete la Fondazione Meta e il Parco di Porto Conte, non solo per farli collaborare di più, spesso le due realtà si sono reciprocamente ignorate, ma a condividere la programmazione in quei settori strategici per lo sviluppo della città.

«Altrettanta attenzione – aggiunge ancora il primo cittadino – stiamo destinando all’Area marina protetta Capo Caccia Isola Piana e ai progetti connessi alle politiche del mare, anche in questo caso con la dotazione del personale necessario allo sviluppo del nostro grande patrimonio ambientale. Sull’Area Marina inoltre stiamo procedendo alla scelta di un direttore che coordini le strategie e le scelte dell’amministrazione nel settore».

Va ricordato che l’area protetta si trova attualmente in una condizione di “congelamento” sul piano operativo per la mancanza di figure professionali, quali il direttore, per il coordinamento della gestione. Il ministero dell’Ambiente infatti aveva rifiutato l’ipotesi di una sorta di “condominio” con il Parco di Porto Conte che sul piano istituzionale è da considerarsi un ente di valenza regionale. L’area marina è inserita in un contesto nazionale.

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