La Nuova Sardegna

Alghero

Il sindaco al ministro: «Dateci i 12 milioni per l’Alberghiero»

di Gian Mario Sias
Il sindaco al ministro: «Dateci i 12 milioni per l’Alberghiero»

Valeria Fedeli ha visitato i locali dell’ex albergo Esit Aule vecchie, spazi insufficienti, laboratori non funzionali

08 marzo 2017
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ALGHERO. «Il nuovo istituto alberghiero è una priorità, vogliamo i 12milioni di euro che servono per realizzarlo». Appena arrivata alla scuola, a due passi da piazza Sulis, il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli è stata accolta dal sindaco di Alghero, Mario Bruno, e dal preside dell'istituto, Mario Peretto. Protocollo rispettato, i due padroni di casa l'hanno attesa ai piedi della scalinata, l'hanno salutata alla discesa dell'auto, l'hanno accompagnata all'interno dell'ex albergo Esit, e da quel momento in poi non l'hanno mollata un attimo. Ripetendole ossessivamente sempre lo stesso ritornello. Appena entrata a scuola, il ministro ha visitato gli spazi in cui erano esposti i piatti appena preparati dagli studenti e dai loro docenti. Tra ammirazione, compiacimento, domande e sorrisi con i ragazzi, la rappresentante del governo Gentiloni non ha mai smesso di sentire il fiato sul collo di Bruno e Peretto. Che hanno approfittato di una breve pausa caffè per passare subito all'attacco. Attraverso un siparietto divertente. Al ministro che si congratulava per il bel lavoro fatto dall'istituto e ammirava il paesaggio con "vista Capo Caccia", Peretto spiegava che «a breve, con la ristrutturazione della terrazza panoramica, sarà ancora più bello». Ma il sindaco l'ha stroncato subito. «Non dirglielo, se vantiamo questa come facciamo a chiedergli i soldi per una scuola nuova?». Tra sorrisi e pacche, i due sono passati al nocciolo della questione. «Per fare bene la scuola ci vogliono due elementi, le risorse umane e quelle strutturali - ha spiegato Mario Peretto al ministro Fedeli - noi mettiamo le prime, ma è necessario che qualcuno metta le altre». Un messaggio chiarissimo, ma per il sicuro il dirigente scolastico è entrato nel dettaglio. «Le aule sono vecchie stanze d'albergo, lo spazio è insufficiente, i laboratori non sono funzionali rispetto alle esigenze della didattica, e mancano un sacco di cose a iniziare dalla palestra», ha detto Peretto. «Spesso ci lamentiamo e ci sentiamo dire di chiudere, se non siamo in grado di andare avanti», dice davanti agli altri dirigenti scolastici e al responsabile del provveditorato regionale, Francesco Feliziani. «La verità è che in una struttura così vecchia e adattata, senza l'intervento del proprietario noi non potremmo fare niente», ammette. Eppure, spiega, «per una città e per un territorio che vive e vuole vivere di turismo e di accoglienza, una scuola considerata un'eccellenza a livello nazionale e non solo dovrebbe essere un bene da tutelare, preservare, valorizzare e promuovere». Entrando ancora più nel dettaglio su quel che c'è da fare, il sindaco Mario Bruno da qualche numero. «Questo è un albergo costruito nel 1954, la sua dismissione come istituto scolastico era stata già stabilita dal 2005 - riepiloga Bruno - e nel 2012 era stato previsto dalla Legge finanziaria regionale un investimento da 6milioni di euro per fare una scuola nuova». La prospettiva è che l'attuale istituto alberghiero, che si trova in un'area comunale, possa tornare ad assolvere una funzione turistica. Il nuovo alberghiero, invece, sorgerebbe in un'altra area, ancora da definire, e sarebbe pensato e progettato in funzione delle più moderne esigenze didattiche e, soprattutto, laboratoriali.

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