La Nuova Sardegna

Alghero

Consiglio sbadato, la Tari rimane fuori

di Gian Mario Sias
Consiglio sbadato, la Tari rimane fuori

Dopo la gaffe documento contabile a rischio. Convocazione d’urgenza per l’approvazione tardiva dei 2 allegati dimenticati

29 marzo 2017
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ALGHERO. Una convocazione d’urgenza per rimediare a una gaffe che rischia di far saltare il banco. Il consiglio comunale è convocato per il 30 marzo, con una seconda convocazione già fissata per il giorno dopo. Obiettivo: approvare entro l’ultimo giorno utile il Piano economico finanziario e la tariffe per la Tari. Due documenti che in teoria dovevano essere approvati prima del via libera dell’assise di via Columbano al bilancio di previsione, ma che non sono stati allegati al momento in cui il principale documento contabile ha passato il vaglio del consiglio comunale con il solo beneplacito della maggioranza. Ora, per rimediare, il consiglio viene convocato con procedura d’urgenza, in modo da superare il limite dei cinque giorni necessari per la convocazione per via ordinaria. Non volendo pensare che nessuno, tra uffici competenti, segreteria generale, giunta e consiglio si fosse reso conto di questa grave lacuna, c’è da chiedersi come mai il Piano economico finanziario arrivi solo a un passo dal traguardo, fissato per il 31 marzo, e come sia stato possibile approvare comunque il bilancio preventivo. Posto che sul piano tecnico si sarebbe anche potuto sopperire con l’approvazione formale di documenti da sostituire “last minute”, in questo caso i due allegati mancherebbero proprio. Così il bilancio di previsione, senza avere avuto neanche il tempo di diventare operativo, avrà bisogno di una prima variazione. La cui approvazione è prevista per la stessa seduta del 30 e del 31 marzo. Quanto accaduto al Comune di Alghero somiglia molto da vicino a un episodio simile che tra il 2015 e il 2016 ha interessato il Comune di Carloforte. In quel caso un consigliere di minoranza aveva interessato il Tribunale amministrativo regionale, chiedendo l'annullamento della deliberazione 9 del 2 febbraio 2015, con la quale il consiglio comunale aveva approvato il bilancio di previsione dell’esercizio 2015, il bilancio pluriennale per il periodo 2015/2017, il bilancio di previsione finanziario 2015/2017 e la relazione previsionale e programmatica 2015/2017. Il ricorrente aveva constatato che dall’elenco degli atti messi a sua disposizione mancavano alcuni documenti necessari a corredo del bilancio. Mancavano, in particolare, le deliberazioni con le quali dovevano essere determinate per l’esercizio successivo le tariffe, le aliquote d’imposta e le eventuali maggiori detrazioni per i tributi locali. In questo caso a sollevare la questione è stato il consigliere comunale Michele Pais di Forza Italia. Che per ora si è solo limitato a segnalare il fatto su facebook. La vicenda si concluderà così?

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