La Nuova Sardegna

Alghero

Il teatro di Pino Piras rivive grazie a Cabirol

Il teatro di Pino Piras rivive grazie a Cabirol

L’associazione porta in scena al Civico “Paìs de alegries” ambientata nell’Alghero degli anni 70

23 maggio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Il teatro di Pino Piras rivive grazie all’impegno dell’associazione culturale Cabirol. L’opera del cantautore, poeta e autore algherese, vera e propria icona della cultura cittadina di ispirazione identitaria e linguistica catalana, sarà celebrata sul palco del teatro Civico il 31 maggio e l’1 e 2 giugno. In scena saranno amare risate con “País de alegries”, che fa parte della vastissima produzione di Pino Piras, la cui morte prematura risale al 1989. Il suo lavoro sul teatro è in gran parte ancora sconosciuto, a lungo si è ignorato che l’artista avesse prodotto, oltre alle canzoni e alle poesie, alle fiabe e ai racconti, anche numerosi testi teatrali. Una mole di lavoro vastissima, che negli ultimi è stata oggetto del lavoro di ricerca e di recupero di Cabirol. Con il tipico taglio che Pino Piras dava alla propria produzione artistica, la commedia racconta le disavventure della comunità algherese, alle prese con i drammi di una città con gravissimi problemi abitativi e occupazionali. L’Alghero che racconta “Paìs de alegries” è quella degli anni Settanta, attraversata da turbolenze, proteste popolari, contrapposizioni legate allo sviluppo urbanistico del territorio. Come nel suo costume, l’autore racconta la realtà con quel linguaggio tagliente e sfrontato che lo ha portato a essere il principale riferimento della cultura popolare algherese. L’associazione culturale Cabirol, che da sempre si impegna in iniziative culturali a sostegno della lingua algherese, omaggia l’autore con la riproposizione di un testo originale, in cui non mancano comunque divertenti analogie e similitudini, al netto di tutti i paradossi, con l’attualità. Oggi come allora saliranno sul palco del Civico i componenti della Companya del Raganal, che vengono tutti dal centro storico di Alghero. Con loro Elisabetta Dettori, Giancarlo Sanna, Mario Mulas, Berto Calaresu, Franco Mulas, Carlo Ibba, Davide Casu, Tore Nieddu, Michele Nieddu, Alberto Lai, Aldo Puddu, Gianni Maltana e Ignazio Paddeu. Le musiche sono curate da Salvatore Maltana, Pietro Ledda, Bachisio Ulgheri, Cristian Grosso. L’idea è del giornalista Giovanni Chessa, che firma la regia, mentre le scenografie sono di Sergio Zidda. La messinscena di “País de alegries, la felicitat és la dolor que riu”, come recita il titolo originale, è patrocinata dal Comune di Alghero e dalla Fondazione Meta. La prevendita è partita ieri nella libreria “Il manoscritto”, in via Pascoli 43, dalle 18 alle 20. (g.m.s.)

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative