La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, raccolta dei rifiuti: lotta ai furbetti del sacchettino

di Gian Mario Sias
Alghero, raccolta dei rifiuti: lotta ai furbetti del sacchettino

La task force è formata da polizia locale e barracelli. Per ora la Ciclat non ritira la spazzatura irregolare

29 settembre 2017
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ALGHERO. È caccia aperta ai “furbetti del sacchettino”. In vista della rivoluzione annunciata per ottobre, il Comune mette nel mirino i trasgressori dell’indifferenziata. A pochi mesi dall’avvio del nuovo appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, il cambio culturale inizia a dare i suoi frutti, ma le infrazioni si sprecano e la polizia locale ha sguinzagliato i suoi uomini per cercare di smascherare chi non rispetta le regole e impedisce alla città di raggiungere livelli di differenziazione degni di una comunità civile e attenta alle questioni ambientali come quella di Alghero.

Nei giorni scorsi la task force allestita dall’assessorato dell’Ambiente in coordinamento con il comando dei vigili urbani e la compagnia barracellare, ha intensificato i controlli. In divisa ma anche, o soprattutto in borghese, gli agenti incaricati di sovrintendere al rispetto delle regole in materia di conferimento dei rifiuti urbani hanno rilevato diverse sanzioni. Tra le più diffuse c’è l’utilizzo di buste di plastica nere per il deposito del secco col servizio “porta a porta” quotidiano. Si tratta di sacchetti non conformi, dato che l’ordinanza firmata dal sindaco Mario Bruno prevede l’uso obbligatorio di buste semi trasparenti, attraverso le quali sia possibile verificare il contenuto. In caso di mancata o non corretta separazione del secco dalle frazioni differenziabili e riciclabili è infatti previsto che gli operatori della Ciclat, la società che si è aggiudicata il nuovo appalto e che dalla scorsa primavera gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti ad Alghero, non ritirino i sacchetti “irregolari”: è la prima e più immediata forma di sanzione prevista dalle nuove regole disposte dall’amministrazione comunale. Nel centro storico e nelle altre zone servite dal “porta a porta” sono tantissimi i casi di mancato ritiro segnalati in questi giorni dagli addetti alla raccolta quotidiana. A parte l’uso dei vecchi sacchi neri che un tempo si utilizzavano per l’indifferenziata, tra le infrazioni maggiormente rilevate spesso dagli operatori ecologici nel giro di pochissimi giorni ci sono la mancata separazione delle frazioni umide e secche dal vetro, dalla plastica e dal cartone. In tutti questi casi, le buste non conformi sono state lasciate dove erano state conferite, e per evidenziare la non conformità dei rifiuti che contenevano gli è stato apposto un bollino di riconoscimento: una sorta di ammonizione, alla quale seguiranno le sanzioni previste in caso di violazioni dell’ordinanza che regola le modalità e gli orari di conferimento e di deposito dei rifiuti. Su tutte le buste è stata evidenziata la trasgressione e l’eventuale sanzione in caso di reiterazione della violazione. Un avviso in piena regola, anche perché i controlli di polizia locale e barracelli proseguiranno con la stessa intensità anche nei prossimi giorni. Non è un caso che i controlli, le sanzioni e gli ammonimenti siano arrivati proprio in questi giorni: al momento dell’insediamento della nuova società e dell’avvio del nuovo appalto, l’assessore comunale dell’Ambiente, Raniero Selva, aveva dichiarato che la vera rivoluzione sarebbe partita in ottobre e che avrebbe avuto come obiettivo il raggiungimento del 70% di raccolta differenziata entro il 2018. Oggi quel traguardo è ancora molto lontano, ma dalla prossima settimana partirà il “porta a porta” integrale in tutta l’area urbana, Fertilia inclusa, e le aspettative sono molto alte. Intanto, come diceva anche una famosa pubblicità, “prevenire è meglio che curare”.

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