calabona
Gli ambientalisti chiedono chiarezza sulla licenza edilizia
ALGHERO. I rappresentanti regionali delle associazioni ambientaliste Wwf, Lipu, Italia Nostra e del comitato locale per la tutela degli Scogli piatti di quel tratto di costa, hanno inoltrato...
15 dicembre 2017
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ALGHERO. I rappresentanti regionali delle associazioni ambientaliste Wwf, Lipu, Italia Nostra e del comitato locale per la tutela degli Scogli piatti di quel tratto di costa, hanno inoltrato richiesta di “accesso agli atti” riguardante l’intervento edilizio a Calabona, area praticamente sul mare e quindi soggetta a tutela paesaggistica.
Carmelo Spada, Francesco Guillot, Graziano Bullegas e Paola Correddu, a nome delle associazioni, hanno chiesto ufficialmente di acquisire la documentazione e ricostruire l’iter istruttorio dell’intera pratica che prevede la realizzazione di un intervento edilizio piuttosto consistente in quanto a volumetria. Richiesta, spiegano gli ambientalisti, «vista la rilevante importanza paesaggistica della zona, praticamente a pochi passi dal mare».
Per questa ragione intendono verificare la conformità delle autorizzazioni alle norme ditutela sovraordinate a quelle comunali, seppure in presenza di possibili deroghe ottenibili con il Piano Casa varato nel 2015 dalla giunta guidata da Francesco Pigliaru. Da segnalare che soltanto qualche giorno fa, l’assessore all’Urbanistica della giunta Bruno, Alessandro Balzani, ha ribadito in una dichiarazione ufficiale che la concessione di quella concessione edilizia è perfettamente in regola.
«Contro quel piano – affermano Carmelo Spada, Francesco Guillot, Graziano Bullegas rispettivamente per Wwf, Lipu e Italia Nostra riferendosi al Piano Casa – nel 2015 presentammo un corpus di osservazioni che prefiguravano situazioni come questa di Calabona, ma che sono rimaste inascoltate. Con questo caso emblematico – continuano i rappresentati regionali delle associazioni ambientaliste - si palesa concretamente con una costruzione in riva al mare e assurge a emblematica questione paesaggistica regionale anche in considerazione della recentissima proroga del Piano Casa della giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru».
Le associazioni ambientaliste ritengono grave che ancora oggi il comune di Alghero, come molti comuni della Sardegna, sia sprovvisto di Piano urbanistico comunale e abbia ancora in vigore un piano delle zone B anacronistico e non adeguato a «una moderna visione di salvaguardia del paesaggio». (g.o.)
Carmelo Spada, Francesco Guillot, Graziano Bullegas e Paola Correddu, a nome delle associazioni, hanno chiesto ufficialmente di acquisire la documentazione e ricostruire l’iter istruttorio dell’intera pratica che prevede la realizzazione di un intervento edilizio piuttosto consistente in quanto a volumetria. Richiesta, spiegano gli ambientalisti, «vista la rilevante importanza paesaggistica della zona, praticamente a pochi passi dal mare».
Per questa ragione intendono verificare la conformità delle autorizzazioni alle norme ditutela sovraordinate a quelle comunali, seppure in presenza di possibili deroghe ottenibili con il Piano Casa varato nel 2015 dalla giunta guidata da Francesco Pigliaru. Da segnalare che soltanto qualche giorno fa, l’assessore all’Urbanistica della giunta Bruno, Alessandro Balzani, ha ribadito in una dichiarazione ufficiale che la concessione di quella concessione edilizia è perfettamente in regola.
«Contro quel piano – affermano Carmelo Spada, Francesco Guillot, Graziano Bullegas rispettivamente per Wwf, Lipu e Italia Nostra riferendosi al Piano Casa – nel 2015 presentammo un corpus di osservazioni che prefiguravano situazioni come questa di Calabona, ma che sono rimaste inascoltate. Con questo caso emblematico – continuano i rappresentati regionali delle associazioni ambientaliste - si palesa concretamente con una costruzione in riva al mare e assurge a emblematica questione paesaggistica regionale anche in considerazione della recentissima proroga del Piano Casa della giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru».
Le associazioni ambientaliste ritengono grave che ancora oggi il comune di Alghero, come molti comuni della Sardegna, sia sprovvisto di Piano urbanistico comunale e abbia ancora in vigore un piano delle zone B anacronistico e non adeguato a «una moderna visione di salvaguardia del paesaggio». (g.o.)