La Nuova Sardegna

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Alghero, ospitalità integrata: l’ok degli albergatori

Alghero, ospitalità integrata: l’ok degli albergatori

Molto positiva la sperimentazione della promozione con sconti per turismo culturale e naturalistico

09 marzo 2018
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ALGHERO. Buona la prima per il Sio, il Sistema integrato di ospitalità del Comune di Alghero. Il progetto pilota dell’assessorato dello Sviluppo economico ha completato la prima fase di applicazione sperimentale delle prime misure previste. Nei giorni scorsi oltre 120 addetti ai lavori si sono confrontati a Lo Quarter con l’assessora delle Attività produttive, Ornella Piras, il funzionario delegato, Vanni Martinez, e Smeralda Consulting, la società che supporta l’amministrazione. Il “faccia a faccia” con albergatori e titolari di strutture ricettive extralberghiere o seconde case ha permesso agli amministratori di condividere i risultati della sperimentazione e programmare l’avvio delle prossime azioni del progetto. Il direttore della Fondazione Alghero, Paolo Sirena, ha illustrato le iniziative di promozione con cui si integreranno le azioni di Sio, ma l’appuntamento tecnico-operativo è servito anche per illustrare gli adempimenti previsti per le strutture ricettive in tema di raccolta differenziata attraverso il contributo della funzionaria del settore Ambiente, Paola Madau. Partendo dalla considerazione che ci si trova in bassa stagione, che molte strutture sono chiuse e le presenze superano di poco la media di un giorno a turista, operatori e amministratori hanno condiviso la soddisfazione per i risultati delle attività sperimentali, consistite nella distribuzione a chi ha alloggiato nelle strutture aderenti di una card per gli sconti dedicati a chi fruisce dei beni archeologici, culturali e naturalistici della città. Quasi tutti quelli che l’hanno ricevuta ne hanno usufruito, accedendo almeno a uno dei siti turistico-culturali della città. «Quel che emerge è che il sistema di incentivazione può funzionare e può portare benefici a tutto il comparto», è l’analisi degli amministratori pubblici. «Ora gli operatori hanno una leva di promozione in più – concludono – a supporto del patrimonio culturale e ambientale». (g.m.s.)

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