La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero si candida come “città creativa” e si presenta a Parigi

Gian Mario Sias
Alghero si candida come “città creativa” e si presenta a Parigi

La Rivera del corallo il 4 aprile sarà nella sede dell’Unesco. Nella prestigiosa vetrina francese artigianato, cultura e jazz

10 marzo 2018
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ALGHERO. Alghero è in cerca di definitiva consacrazione internazionale. La Riviera del corallo chiede l’ammissione tra le “Creative cities” dell’Unesco per l’artigianato artistico del corallo. Per dar peso alla candidatura, il 4 aprile la città mostrerà il meglio di sé nella sede generale dell’Unesco, a Parigi, con “Alghero per l’Unesco: jazz e cultura”.

Nelle intenzioni «sarà un grande evento, per raccontare ciò che si è fatto, si sta facendo e si farà per mettere la cultura, l’arte e la musica al centro del progetto di sviluppo del territorio», dice il sindaco Mario Bruno. «Alghero ambisce a un ruolo di riferimento nel campo della cultura, dell’arte e della musica – sostiene – a gratificazione dell’impegno profuso dagli attori istituzionali, sociali, economici e culturali della città e del territorio, che si sono dedicati a un grande progetto politico orientato alla riscoperta, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale e identitario della nostra comunità». La candidatura è in linea col disegno cui Bruno lavora da tempo. «Basti pensare agli sforzi fatti per sostenere, con credibilità e fondate ragioni, la candidatura di Alghero come “Capitale italiana della cultura 2018”, arrivando a competere sino all’ultimo con Palermo e altre prestigiose città italiane», afferma il sindaco, secondo cui «il progetto ha basi solide».

La scommessa più recente è “JazzAlguer”, il festival internazionale dedicato alle diverse declinazioni del jazz, curato e diretto da Paolo Fresu, ambasciatore Unesco per la musica e grande amico di Alghero. Rientra nella rassegna l’appuntamento del 30 aprile per la Giornata internazionale del jazz: Alghero sarà tra le protagoniste del progetto “Unesco in musica”, nato dall’intesa tra Unesco e I-Jazz, l’associazione fondata da Paolo Fresu. Si suonerà contemporaneamente, in diretta streaming, in venti siti “patrimonio Unesco” sparsi in dieci regioni d’Italia: in Sardegna ci sarà musica nel sito nuragico di Barumini, nell’isola di Tavolara e nel centro storico di Alghero. «Andiamo a Parigi per raccontare il nostro progetto e le diverse azioni messe in campo per dargli concretezza», conclude Mario Bruno. “Italia per l’Unesco, Alghero per l’Unesco – Jazz e cultura” si terrà al settimo piano della sede generale dell’Unesco di Parigi.

Alle 18 la sala sarà aperta al pubblico e alle 18.30 si inizierà con i saluti istituzionali, a cominciare da quelli del rappresentante dell’Unesco e dell’ambasciatrice Vincenza Lomonaco. Toccherà poi a Mario Bruno raccontare Alghero e descriverne le peculiarità artistiche, culturali, artigianali, ambientali, linguistiche, identitarie, anche attraverso la proiezione di un video di forte impatto emozionale. Paolo Fresu e Corrado Beldì illustreranno il progetto “Unesco in musica”. Le parole lasceranno poi la scena alla musica di Paolo Fresu & Friends, protagonisti di un concerto che rappresenta il momento più significativo e incisivo della serata. E per chiudere un happening conviviale, una vera e propria vetrina dedicata alle eccellenze artigianali ed enogastronomiche della Riviera del corallo.
 

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