La Nuova Sardegna

Alghero

Bruno e Daga preparano la volata per le comunali

di Gian Mario Sias
Bruno e Daga preparano la volata per le comunali

Il sindaco traccia un bilancio delle cose fatte e di quelle da fare in 400 giorni E annuncia che la scelta del candidato a primo cittadino si farà con le primarie

04 aprile 2018
3 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. «Abbiamo quattrocento giorni per avviare o completare tutte le cose, e sono tantissime, per le quali abbiamo seminato in questi anni». Mario Bruno fa partire il countdown. Per lui l’appuntamento con le urne dovrebbe essere a fine maggio 2019, e così fissa gli obiettivi e parla a ruota libera di opere da realizzare, Puc, Pd, Enrico Daga. Di primarie. Un fiume di parole, di certezze e di sfide che il sindaco sente a portata di mano. Politica, amministrazione, pianificazione: alla faccia di tutti quelli che dopo il 4 marzo negli ambienti democratici sono caduti in depressione, Mario Bruno rilancia e lo fa apertamente. «Concretizzeremo tutto, non c’è tempo da perdere, avvieremo le opere pubbliche nei tempi previsti», afferma. «È la prima cosa, la città può davvero cambiare volto», spiega. Dalla circonvallazione – «siamo vicini al cantieramento», dice – alla “quattro corsie” – «la seguo giorno per giorno», assicura. E poi le scuole, venticinque, per cui i cantieri partiranno in giugno, l’ex cotonificio, in settembre, la piscina coperta, che vuole completare in novembre, e il palazzo comunale tra piazza civica e via Columbano, e gli uffici di via Simon. Mario Bruno ama le sfide. «Stiamo tentando di elevare la destinazione, diciamo al territorio che stiamo facendo la nostra parte, ma tocca anche agli altri», è il primo avvertimento. Appena i discorsi si fanno ostici, il sindaco affronta il tema dei temi. «Sul Puc sono cadute tutte le giunte precedenti, ma lo devo fare, è una operazione difficilissima e rischiosa, ma è in ballo la qualità della vita e lo sviluppo di questa città».

Tutte queste certezze, mentre il centrosinistra è ai minimi termini a livello locale, regionale e nazionale, gli arrivano dalla convinzione che siano grandi anche i risultati ottenuti. «Il primo rendiconto che ha approvato aveva 104 milioni di residui, oggi il Comune ha un bilancio sano e una delle migliori casse d’Italia, se rapportata al numero di abitanti». Questo, «al netto delle oggettive difficoltà in cui navigano oggi gli enti locali, ci consente di far fronte alle esigenze della città». Gli uffici riportati in centro, i concorsi, la riorganizzazione della macchina amministrativa, la Alghero in house rilanciata quando «l’ho trovata in disarmo, all’inizio non speravo di poterla recuperare», e la Secal che «è sana e potrebbe crescere operando nell’ambito della rete metropolitana, dato che gli altri Comuni non hanno una struttura del genere». Insomma, oggi il Comune di Alghero «possiamo dire che è una macchina che funziona».

Restano solo i nodi politici. «Le primarie sono il modo naturale per scegliere il candidato, sono un fatto positivo e un momento democratico, che ci rafforza in ottica di campagna elettorale perché consente di mobilitare le persone, di motivarle sui progetti, perciò io non avrei niente in contrario». Anche per questo Bruno lavora per allargare la base. L’assessorato di Raimondo Cacciotto, prossimo alle dimissioni per entrare in consiglio regionale, «non lo affiderei necessariamente a chi è già in maggioranza, ma lo userei per responsabilizzare altre forze, per aprire una nuova prospettiva», spiega Bruno, che intanto gongola per il ritrovato feeling col Pd locale. Quella personale era la cosa che mi preoccupava di più, ma qualche giorno fa, in un incontro sul centro storico in cui c’era anche Enrico Daga, ho avuto la certezza non solo che sul piano politico il rapporto sia recuperato, ma che ci sia una grande potenzialità per lavorare bene insieme». Saranno 400 giorni, ma sembrano meno.



In Primo Piano
Politica

Sanità, liste d’attesa troppo lunghe La Regione: «Faremo interventi strutturali»

Le nostre iniziative