La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, imprenditore massacrato in pieno centro

di Gian Mario Sias
Alghero, imprenditore massacrato in pieno centro

La vittima della brutale aggressione è un algherese di 40 anni. L’episodio risale a qualche giorno fa: indagano i carabinieri

17 maggio 2018
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ALGHERO. Aggredito e pestato barbaramente mentre faceva rientro a casa. Affrontato in piena notte, al buio, e colpito senza avere neanche il tempo di chiedersi cosa avesse fatto per meritare la furia cieca del suo aggressore, che gli si è parato davanti all’improvviso, in una via piuttosto centrale della città vecchia, e l’ha malmenato. È il terribile episodio di cui è stato vittima un imprenditore algherese. Un episodio di una violenza cieca, inaudita, di cui ora si stanno occupando i carabinieri della compagnia di Alghero. L’aggressione risale a qualche sera fa, ma è rimasta nell’ombra per alcuni giorni perché la vittima, molto colpita da quel che è capitato, avrebbe preferito non dare troppa pubblicità al “faccia a faccia” avuto con quell’uomo da cui, ora, si sente minacciato fisicamente e psicologicamente. Essendo finito in ospedale per farsi curare le ferite riportate a causa dei pugni e dei colpi subiti, non ha potuto più controllare la notizia, che ha fatto il giro della città ed è arrivata alla stazione dei carabinieri, in via Don Minzoni, dove ora si cercano elementi che possano confermare i sospetti dei militari sul possibile autore di un gesto da condannare e da raccontare, anche per evitare che altri possano finire nelle grinfie dell’aggressore. Di cui per ora si sa solo che ha agito in completa solitudine e che, a quanto pare, conosceva il destinatario del suo violentissimo avvertimento. La vittima è un imprenditore intorno alla quarantina. Algherese, stimato e apprezzato, considerato una persona perbene e senza alcuna macchia di nessun genere, opera prevalentemente nel settore immobiliare, ma cura anche altri interessi e ha fatto investimenti anche in altri settori dell’economia cittadina. L’altra sera, quando il centro storico iniziava già a farsi spettrale, con tutti i locali chiusi e praticamente nessuno in giro, l’uomo si è ritrovato di fronte al suo aggressore senza neanche fare in tempo a rendersene conto. I suoi pugni gli hanno tumefatto il volto e gli hanno provocato dei traumi che sono stati prognosticati come guaribili in pochi giorni. A riprendersi dallo spavento e dall’idea che la cosa possa ripetersi, invece, ci vorrà molto di più. Nell’ipotesi più accreditata dagli investigatori, a mandarlo al tappeto potrebbe essere stata una sua vecchia conoscenza, qualcuno che evidentemente voleva fargliela pagare per qualcosa e ha usato l’unico linguaggio che conosce, quello della violenza. Sul taccuino dei militari c’è già un nome, ma servono riscontri che al momento è stato difficile raccogliere anche a causa del fatto che non ci sono testimoni che possano confermare le sue responsabilità.

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