La Nuova Sardegna

Alghero

Cataratta, in fila dall’alba per la visita pre-operatoria

di Gian Mario Sias
Cataratta, in fila dall’alba per la visita pre-operatoria

L’odissea dei pazienti costretti a levatacce per prendere il numero elimina code Impossibile fissare l’appuntamento con il medico per chi arriva dopo le 8.30

28 giugno 2018
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ALGHERO. Ad Alghero, per sottoporsi a un intervento per la rimozione della cataratta, bisogna essere mattinieri, ma tanto. È l’amara scoperta fatta da numerosissimi anziani della Riviera del corallo e di tantissimi altri centri del Distretto sanitario che fa capo alla città catalana. Arrivare puntuali nella sede del reparto di Oculistica dell’ospedale Marino di viale I maggio, in cui gli uffici aprono alle 8.30, non è sufficiente. A quell’ora i numeretti eliminacode che servono per poter ottenere udienza sono finiti già da un bel pezzo. Perché la fila e la trafila, entrambe interminabili, iniziano all’alba o ancora prima. Il racconto in presa diretta di alcuni testimoni interessati, che hanno accompagnato i propri congiunti più anziani al controllo preoperatorio e hanno realizzato di aver fatto un buco nell’acqua nonostante la massima puntualità, descrive il lungo elenco di paradossi che caratterizza questa anomalia del servizio ospedaliero. «Due giorni fa ho accompagnato mio padre, che è anziano e deve essere operato per la rimozione della cataratta», spiega una donna, una delle tante persone che negli ultimi giorni hanno deciso di rivolgersi al giornale per rendere pubblica la situazione. «Siamo arrivati poco prima delle 8.30, eravamo puntualissimi», racconta la donna, la cui testimonianza è perfettamente sovrapponibile a quella di tanti altri. «Una volta lì ci siamo resi conto che i numeri erano finiti, ma quando abbiamo cercato di capire che problema ci fosse stato abbiamo realizzato che quella è la prassi e che la maggior parte della gente ormai non si lamenta neanche più». A quel punto hanno cercato conforto da altri utenti presenti in quello spazio traboccante di gente come piazza Sulis il sabato sera ai tempi della “movida” algherese. «Abbiamo scoperto che la gente, pur di accaparrarsi il prezioso tagliandino, si sottopone a levatacce e attese incredibili», è il tenore della lamentela collettiva. «In pratica c’è chi si presenta lì anche dalle 5 del mattino, prende il numero e si siede ad aspettare sino alle 8.30 o sino a più tardi, quando arriva il suo turno», continua la descrizione in questa specie di girone dantesco dei dannati. «Io il sacrificio di svegliarmi in piena notte e venire a prendere il numeretto per mio padre lo farei anche – prosegue la “leader” della protesta – ma il fatto è che la persona interessata, al momento del suo turno per presentarsi e prenotare la visita, deve obbligatoriamente essere presente».

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