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Alghero, passeggiare a Punta Giglio in estate costerà tre euro

Alghero, passeggiare a Punta Giglio in estate costerà tre euro

Il Parco naturale ha introdotto il biglietto per accedere al compendio forestale. La decisione non è piaciuta al comitato di Maristella: «Così allontaniamo i turisti»

15 luglio 2018
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ALGHERO. Visitare Punta Giglio costa 3 euro per tutti quelli che non sono residenti ad Alghero. Anche ai sassaresi, per i quali un'escursione nel compendio forestale di Capo Caccia è come una passeggiata nel giardino di casa, e tutti gli altri residenti dei Comuni circostanti. L'ha deciso il Parco naturale regionale di Porto Conte. Come recita l'ordinanza emessa da Casa Gioiosa e firmata dal direttore, Mariano Mariani, i punti focali del provvedimento che ha motivazioni ambientali sono due. Anzitutto Mariani dispone che «dal 16 luglio al 30 settembre l'unico accesso al compendio forestale di Punta Giglio, coincidente con l'area recintata che va Port'Agra al tratto costiero fino all'Hotel El Faro, è individuato nel sentiero principale di fronte al parcheggio».

Tradotto: stop escursioni e digressioni, basta con la possibilità di girare liberamente per l'area. Dalla strada alla cima si potrà arrivare solo attraverso il sentiero tracciato dal Parco. Ma soprattutto, il direttore generale prevede che «l'ammontare del costo d'ingresso al compendio forestale di Punta Giglio sia di 3 euro per singolo visitatore e di 5 euro per nucleo familiare, a prescindere al dal numero dei figli al di sotto dei 12 anni e con uno sconto del 50% per quelli di età superiore ai 12 anni».

Data la sperimentalità delle disposizioni, il manager del Parco ritiene che «dal pagamento del biglietto sia da escludere la popolazione residente nel Comune di Alghero, che tra l'altro conosce il territorio, ma che dovrà in ogni caso utilizzare l'unico ingresso autorizzato». Mariano Mariani lo dice chiaramente: il provvedimento è figlio di esigenze di natura ambientale, non di cassa. «Il compendio forestale di Punta Giglio è caratterizzato dalla presenza di una delicata e sensibile biodiversità floro-faunistica e da un patrimonio geologico di rilevanza internazionale, premette il direttore.

«Attualmente soggetta alla pubblica fruizione, Punta Giglio negli ultimi anni non ha goduto delle necessarie e improcrastinabili manutenzioni sotto il profilo silvoforestale e della prevenzione incendi», puntualizza. A causa di ciò, «è ormai acclarato che è in corso una progressiva e avanzata parassitosi sul patrimonio boschivo - aggiunge - la senescenza dei pini marittimi e d'Aleppo creano una situazione di pericolo per la fruizione naturalistica a causa della scarsa staticità dei fusti».

Chi non l'ha presa benissimo, questa novità, è Tonina Desogos, la "pasionaria" di Maristella. La presidente del comitato di borgata ritiene che così facendo «il direttore del Parco ha deciso di "privatizzare temporaneamente" il comprensorio verde di Maristella, togliendolo di fatto dalla disponibilità gratuita dei visitatori». Secondo lei è l'ennesima volta che si fanno figli e figliastri. «Se fosse successo entro le mura di Alghero ci sarebbero stati lo sdegno e la rivolta popolare - stigmatizza - invece accade nella borgata algherese di Maristella». Quel ticket per Tonina Desogos è un odioso balzello. «Il Parco sta scippando Punta Giglio alla fruizione gratuita così come è accaduto per Le Prigionette - dice - a fronte di quale tornaconto concreto per il territorio? Casa Gioiosa sta diventando un'idrovora di fondi senza dare nulla in cambio».

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