La Nuova Sardegna

Alghero

Posidonia, blitz dei Noe nei tre siti di stoccaggio di Alghero

di Giovanni Bua
Posidonia, blitz dei Noe nei tre siti di stoccaggio di Alghero

Sopralluogo da parte dei carabinieri a San Giovanni, Maria Pia e Punta Negra. Con i militari i tecnici dell’Arpas e un geologo che studierà i danni ai litorali

29 agosto 2018
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Triplice sopralluogo dei Noe nei siti di stoccaggio della posidonia, che l’amministrazione promette di bonificare alla fine della stagione estiva. Nel mentre i militari del nucleo operativo ecologico di Sassari, lunedì mattina, hanno fatto una serie di rilievi nel lido di San Giovanni, nell’area pinetata di “Cuguttu” a Maria Pia e a Punta Negra, siti di accumulo storici individuati e realizzati tra il 2007 e il 2008 dall’allora amministrazione comunale.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.17199878:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17199878:1653513949/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

A mettere in moto i carabinieri le numerose segnalazioni legate al cattivo odore persistente, soprattutto nell’area del gigantesco deposito di San Giovanni, causate dalle enormi quantità di posidonia oceanica, accumulate negli anni e andate via via in putrefazione, con effetti che vanno ormai ben oltre il semplice (e pur importante) decoro e sconfinano in una vera e propria emergenza igenico sanitaria.

I militari hanno inoltre fatto, coadiuvati da un tecnico dell’Arpas, una serie di campionamenti nei pressi dello scarico a mare del canalone che arriva dal depuratore Mariotti, e sfocia nel lido di San Giovanni, in un tratto in cui la balneazione è perennemente interdetta, nonostante il divieto sia assolutamente ignorato da molti bagnati.

Insieme ai carabinieri era presente anche un geologo, che predisporrà una relazione sugli eventuali danni che lo stoccaggio di così importanti quantità di alghe potrebbe causare sul litorale.

Per ora quella dei Noe sarebbe una semplice acquisizione di informazioni, ma non si esclude che dopo gli accertamenti i militari del nucleo operativo ecologico chiedano conto all’amministrazione di una serie di evidenti criticità che lo stoccaggio delle alghe sta creando. La questione è controversa, la posidonia infatti non è un rifiuto, e il Comune non la può smaltire, anche se la direttiva regionale del luglio 2016 imporrebbe la rimozione delle alghe durante la stagione estiva e il successivo riposizionamento. La pulizia dei litorali inoltre, oltre alle alghe, causa un grande spostamento di sabbia, meno evidente a Maria Pia, dove a seguito di una sperimentazione si è recuperata gran parte della “frazione sabbiosa presente”, che è stata ridistribuita sul litorale, ma palese sia a San Giovanni che a Punta Negra, dove il cumulo di alghe è alto quasi due metri e la “spiaggetta” è ormai praticamente priva di sabbia. Altro problema, soprattutto a San Giovanni, è dato dal “peso” delle alghe stoccate, che potrebbero incidere sulla salvaguardia del litorale. Tutte problematiche che i Noe approfondiranno nelle prossime settimane.
 

Comune

Sassari, terremoto politico in giunta: fuori l’ex M5S Laura Useri

Le nostre iniziative