Aeroporto, gli arrivi dei turisti stranieri salvano i dati di luglio
ALGHERO. Una oscillazione percentuale quasi impercettibile, un calo solo per le statistiche. Ma volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, i dati diffusi da Assaeroporti e relativi a luglio sono una...
16 settembre 2018
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ALGHERO. Una oscillazione percentuale quasi impercettibile, un calo solo per le statistiche. Ma volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, i dati diffusi da Assaeroporti e relativi a luglio sono una buona notizia, un appiglio cui aggrapparsi per sperare che il peggio sia passato. Dal luglio del 2017 allo stesso mese di quest’anno i passeggeri in transito nell’aeroporto internazionale “Riviera del corallo” di Alghero sono calati dello 0,1%. Volendo approfondire l’analisi, di sono da registrare due dati molto interessanti e contrastanti tra loro.
I passeggeri dei voli nazionali sono stati 117mila e 277, con un calo del 7.4 percento che non può indurre a qualche riflessione i vertici di F2i e il nuovo management dello scalo aeroportuale del Nord Ovest Sardegna. Ma il secondo dato che balza agli occhi è che i passeggeri sui voli internazionali sono stati 72mila e 119, con un aumento del 12.6 percento e gli europei a farla da padrone: 68mila e 495. È vero, rispetto al 2015, che tutti ad Alghero ricordano come l’ultimo anno prima della grave crisi coincisa con la fine dell’epoca dei voli low cost e con la delicatissima transizione prodotta dalla privatizzazione di Sogeaal, la società di gestione dell’aeroporto, ancora non ci siamo: rispetto al luglio di quell’anno, dopo tre anni si sono visti a Nuraghe Biancu 29mila passeggeri in meno in un mese. Ed è vero anche che questi numeri sono niente rispetto alle performance che stanno registrando gli altri aeroporti sardi, ossia Cagliari e, soprattutto, Olbia.
Ma i dati stimolano lo stesso una riflessione, che rafforza e conferma i dubbi sollevati qualche giorno fa dal presidente provinciale di Federalberghi-Confcommercio, Stefano Visconti: se calano le presenze negli alberghi e nel sistema ricettivo alberghiero ufficiale e regolare, dove finiscono tutti i visitatori che arrivano nell’aeroporto di Alghero? (g.m.s.)
I passeggeri dei voli nazionali sono stati 117mila e 277, con un calo del 7.4 percento che non può indurre a qualche riflessione i vertici di F2i e il nuovo management dello scalo aeroportuale del Nord Ovest Sardegna. Ma il secondo dato che balza agli occhi è che i passeggeri sui voli internazionali sono stati 72mila e 119, con un aumento del 12.6 percento e gli europei a farla da padrone: 68mila e 495. È vero, rispetto al 2015, che tutti ad Alghero ricordano come l’ultimo anno prima della grave crisi coincisa con la fine dell’epoca dei voli low cost e con la delicatissima transizione prodotta dalla privatizzazione di Sogeaal, la società di gestione dell’aeroporto, ancora non ci siamo: rispetto al luglio di quell’anno, dopo tre anni si sono visti a Nuraghe Biancu 29mila passeggeri in meno in un mese. Ed è vero anche che questi numeri sono niente rispetto alle performance che stanno registrando gli altri aeroporti sardi, ossia Cagliari e, soprattutto, Olbia.
Ma i dati stimolano lo stesso una riflessione, che rafforza e conferma i dubbi sollevati qualche giorno fa dal presidente provinciale di Federalberghi-Confcommercio, Stefano Visconti: se calano le presenze negli alberghi e nel sistema ricettivo alberghiero ufficiale e regolare, dove finiscono tutti i visitatori che arrivano nell’aeroporto di Alghero? (g.m.s.)
