La Nuova Sardegna

Alghero

Cap d’Any, negli alberghi algheresi si va verso il tutto esaurito

di Gian Mario Sias
Cap d’Any, negli alberghi algheresi si va verso il tutto esaurito

Nelle strutture ricettive aperte la percentuale di riempimento è molto alta. Turisti soprattutto sardi, ma arrivano ospiti anche dalla Corsica e dal continente

28 dicembre 2018
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ALGHERO. Lo chiamano “Capodanno di Sardegna”, e in effetti è la meta preferita dai sardi per San Silvestro. Il Cap d’Any a l’Alguer va verso il tutto esaurito. In mancanza di voli e collegamenti, ci sarà un’ondata di visitatori provenienti da ogni parte dell’isola, soprattutto da Cagliari e dal Sud Sardegna. Lo rivela il presidente del “Consorzio turistico Riviera del corallo”, Marco Di Gangi. «Non tutti gli alberghi e le strutture extralberghiere sono aperte, ma la percentuale di riempimento di quelle operative è molto alto – spiega –, probabilmente nei prossimi giorni si registrerà il sold out negli alberghi e non solo». Scegliere Alghero all’ultimo momento non è mai conveniente, «perché sono rimaste le disponibilità di posti a prezzi più alti», come riferisce Di Gangi, ma la “Alghero mania” per Capodanno è tornata prepotentemente di moda, almeno in Sardegna e nei paraggi. «Si registra un interessante numero di arrivi anche dalla Corsica e da altri territori vicini», dice ancora il presidente del consorzio, secondo il quale «si tratta di una bella boccata d’ossigeno per tutto il comparto, e per l’extralberghiero in particolare».

Del fatto che i turisti in arrivo ad Alghero non faranno troppa strada non è per niente sorpreso. «Difficile raggiungere Alghero in questo periodo, perché i collegamenti aerei e marittimi sono quelli che sono», sottolinea Marco Di Gangi. Tutto sommato è una buona notizia, dato che si parla di una città che comunque per alcuni giorni sarà piena di visitatori. A voler osservare con la lente d’ingrandimento, tuttavia, un effetto negativo c’è. «Difficilmente si va oltre le tre notti di permanenza, e tutte sono concentrate a cavallo del veglione di Capodanno – svela ancora il presidente del consorzio – spesso di deve fare i conti con richieste per una sola notte, che sono molto difficili da soddisfare, ma la maggior parte delle prenotazioni è per due notti al massimo».

I numeri a disposizione del Consorzio turistico Riviera del corallo a pochi giorni dal Cap d’Any invitano ad alcune riflessioni sulla più complessiva prospettiva delle velleità turistiche di Alghero, che sulla filiera dell’accoglienza e dell’intrattenimento punta tantissimo sia sul piano politico che dal punto di vista economico e occupazionale. «Tutto conferma l’esigenza di strutturarsi per fare in modo che la città si promuova con largo anticipo, così da avere la possibilità di intercettare flussi che vadano oltre la Sardegna», è l’auspicio di Marco Di Gangi. Di recente il consorzio ha annunciato di voler entrare nella Fondazione Alghero e avere un ruolo attivo nella promozione della destinazione e nella pianificazione di eventi e pacchetti turistici, specie in bassa stagione e nei mesi spalla.

«Ci stiamo lavorando, abbiamo incontrato Comune e Fondazione Alghero – annuncia – insieme stiamo predisponendo un piano per rilanciare l’immagine della destinazione nelle principali fiere europee». Per prima cosa, «col sostegno della Fondazione saremo a tutte quelle cui parteciperà la Regione – è la novità – così si riprende a guardare oltre i confini locali, investendo sulla promozione nelle destinazioni servite dai collegamenti aerei e marittimi». Prossimo passaggio, «mettere a sistema gli eventi, puntare su offerte turistiche integrate, magari concentrandole nei weekend».

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