Cap d’Any, negli alberghi algheresi si va verso il tutto esaurito
Nelle strutture ricettive aperte la percentuale di riempimento è molto alta. Turisti soprattutto sardi, ma arrivano ospiti anche dalla Corsica e dal continente
ALGHERO. Lo chiamano “Capodanno di Sardegna”, e in effetti è la meta preferita dai sardi per San Silvestro. Il Cap d’Any a l’Alguer va verso il tutto esaurito. In mancanza di voli e collegamenti, ci sarà un’ondata di visitatori provenienti da ogni parte dell’isola, soprattutto da Cagliari e dal Sud Sardegna. Lo rivela il presidente del “Consorzio turistico Riviera del corallo”, Marco Di Gangi. «Non tutti gli alberghi e le strutture extralberghiere sono aperte, ma la percentuale di riempimento di quelle operative è molto alto – spiega –, probabilmente nei prossimi giorni si registrerà il sold out negli alberghi e non solo». Scegliere Alghero all’ultimo momento non è mai conveniente, «perché sono rimaste le disponibilità di posti a prezzi più alti», come riferisce Di Gangi, ma la “Alghero mania” per Capodanno è tornata prepotentemente di moda, almeno in Sardegna e nei paraggi. «Si registra un interessante numero di arrivi anche dalla Corsica e da altri territori vicini», dice ancora il presidente del consorzio, secondo il quale «si tratta di una bella boccata d’ossigeno per tutto il comparto, e per l’extralberghiero in particolare».
Del fatto che i turisti in arrivo ad Alghero non faranno troppa strada non è per niente sorpreso. «Difficile raggiungere Alghero in questo periodo, perché i collegamenti aerei e marittimi sono quelli che sono», sottolinea Marco Di Gangi. Tutto sommato è una buona notizia, dato che si parla di una città che comunque per alcuni giorni sarà piena di visitatori. A voler osservare con la lente d’ingrandimento, tuttavia, un effetto negativo c’è. «Difficilmente si va oltre le tre notti di permanenza, e tutte sono concentrate a cavallo del veglione di Capodanno – svela ancora il presidente del consorzio – spesso di deve fare i conti con richieste per una sola notte, che sono molto difficili da soddisfare, ma la maggior parte delle prenotazioni è per due notti al massimo».
I numeri a disposizione del Consorzio turistico Riviera del corallo a pochi giorni dal Cap d’Any invitano ad alcune riflessioni sulla più complessiva prospettiva delle velleità turistiche di Alghero, che sulla filiera dell’accoglienza e dell’intrattenimento punta tantissimo sia sul piano politico che dal punto di vista economico e occupazionale. «Tutto conferma l’esigenza di strutturarsi per fare in modo che la città si promuova con largo anticipo, così da avere la possibilità di intercettare flussi che vadano oltre la Sardegna», è l’auspicio di Marco Di Gangi. Di recente il consorzio ha annunciato di voler entrare nella Fondazione Alghero e avere un ruolo attivo nella promozione della destinazione e nella pianificazione di eventi e pacchetti turistici, specie in bassa stagione e nei mesi spalla.
«Ci stiamo lavorando, abbiamo incontrato Comune e Fondazione Alghero – annuncia – insieme stiamo predisponendo un piano per rilanciare l’immagine della destinazione nelle principali fiere europee». Per prima cosa, «col sostegno della Fondazione saremo a tutte quelle cui parteciperà la Regione – è la novità – così si riprende a guardare oltre i confini locali, investendo sulla promozione nelle destinazioni servite dai collegamenti aerei e marittimi». Prossimo passaggio, «mettere a sistema gli eventi, puntare su offerte turistiche integrate, magari concentrandole nei weekend».