La Nuova Sardegna

Alghero

Femminicidio ad Alghero, per il marito di Michela il pm chiede l'ergastolo

Il sit in della Rete delle donne (foto Ivan Nuvoli)
Il sit in della Rete delle donne (foto Ivan Nuvoli)

Il processo si tiene a Sassari a porte chiuse, la Rete delle donne riunita in un sit in davanti al palazzo di giustizia chiede per Marcello Tilloca una pena esemplare

10 ottobre 2019
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SASSARI. Ergastolo per Marcello Tilloca, il 43enne algherese che il 23 dicembre 2018 ha ucciso la moglie Michela Fiori. Secondo quanto apprende l'Ansa, è la condanna chiesta dal pm Mario Leo nella sua breve requisitoria, durata meno di un'ora, nel processo con rito abbreviato che si è aperto oggi 10 ottobre a Sassari davanti al Gup Michele Contini

L'udienza, che si svolge a porte chiuse, prosegue con le arringhe degli avvocati, tra cui quelli di parte civile, mentre all'esterno del palazzo di giustizia la Rete delle Donne ha organizzato un presidio contro la violenza sulle donne.

La Rete chiede anche che Tilloca sia punito con una condanna esemplare. «Ci aspettiamo solo giustizia - ha commentato la zia di Michela Fiori poco prima dell'apertura - Non cerchiamo vendette ma solo giustizia. Per Monica e per tutte le donne. Bisogna fermare questa violenza che ogni giorno, ogni poche ore, sono vittime di atti di violenza».

La Rete delle donne di Alghero si è costituita parte civile, insieme con il fratello di Michela Fiori, Luca, e con la mamma Giuseppina Grasso, assistiti dai legali Marco Manca e Lisa Udassi. Tilloca è assistito dall'avvocato Pietro Diaz.

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