La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, hotel e campi da golf per rilanciare il turismo

di Gian Mario Sias
Alghero, hotel e campi da golf per rilanciare il turismo

È la ricetta proposta dal sindaco per far fronte alla concorrenza internazionale. «Ma occorre superare alcuni vincoli del Puc, in stretta sinergia con la Regione» 

06 novembre 2019
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ALGHERO. Punto primo. «Non si può vivere nel ricordo mitologico di “Alghero porta d’oro del turismo”, oggi i numeri impongono cambiamenti». Punto secondo. «Alghero ha caratteristiche che la rendono appetibile da ogni punto di vista, chi amministra deve far sì che questa dote generi benessere alla comunità». Punto terzo. «Riparare una strada è ordinaria amministrazione, ma occorre fare scelte, sinora Alghero è stata danneggiata perché non ne ha fatto». Punto quarto. «C’è piena sintonia con la Regione e ci sono investitori, non possiamo lasciarci sfuggire l’occasione». Punto quinto. «Alghero non è mai stata teatro di speculazioni edilizie e oscenità, ma occorre riqualificare e ampliare l’offerta ricettiva e qualificare l’offerta turistica».

Mario Conoci esce allo scoperto. I numeri di Federalberghi evidenziano il calo delle presenze, sindacati e operatori economici sono preoccupati per l’aeroporto. Il sindaco di Alghero scommette.

Dopo la nomina del cda della Fondazione Alghero, il mosaico delle partecipate dovrebbe completarsi presto. Sperando che questo riporti serenità e unità d’intenti in una maggioranza messa alla prova da numerosi mal di pancia, Conoci preme sull’acceleratore. «Non si può vivere di ricordi o limitarsi alla ragionieristica gestione dell’ordinario, abbiamo il dovere e l’opportunità di imprimere una svolta per il futuro della città», è la sfida rivolta alla maggioranza, alla Regione e a tutti gli attori economici, sociali e culturali della Riviera del corallo.

Il pretesto per uscire allo scoperto è stato l’incontro dei giorni scorsi tra l’amministrazione, l’assessore regionale dell’Urbanistica, Quirico Sanna, e il presidente del consiglio regionale, Michele Pais. Perché la questione delle questioni, comunque la si giri, è sempre quella: le scelte urbanistiche. Per sintetizzarla in un acronimo, il Puc: Piano urbanistico comunale. «Golf, spazi per fare di Alghero il naturale teatro di eventi internazionali in ambito sportivo, artistico, culturale, scientifico, gestione dello straordinario patrimonio storico, culturale, ambientale e produttivo – è l’elenco snocciolato dal sindaco – tutto dipende dalla pianificazione urbanistica, che richiede stretta sinergia con la Regione». Per lui le premesse sono buone. «Bisogna superare alcuni vincoli per consentire di riqualificare l’offerta ricettiva – dice – permettendo alle strutture esistenti, costruite negli anni Sessanta, un restyling funzionale alle esigenze del turismo di oggi, e permettendo di realizzarne di nuove nelle aree più adeguate anche in funzione della tutela del patrimonio ambientale». Mare, cucina, musei, eventi, ma serve anche altro. «Occorre qualificare l’offerta turistica», avverte Conoci. Un esempio? Il golf. «La Regione vuole realizzare diversi campi – spiega – Alghero può ospitarne almeno uno». Tra l’altro, annuncia, «ci sono investitori pronti a puntare sulla Riviera del corallo». Perché sì, Alghero parte da una condizione di oggettivo vantaggio grazie alle sue doti naturali. E sì, è stata la porta d’oro del turismo in Sardegna. «Ma non si vive di ricordi mentre i numeri cambiano e si fa turismo ovunque – conclude il sindaco – si deve guardare al futuro e fare le scelte che sinora non si sono fatte».

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