«Stop parziale alla pesca dei ricci? Non basta, bisogna fare di più»
La deputata algherese del M5S Paola Deiana contesta la scelta della Regione: «Occorre avviare il monitoraggio e definire subito una programmazione seria»
ALGHERO. Ricci, la decisione presa dalla Regione è insufficiente e si rende necessaria una nuova programmazione, adeguata alla complessità del problema, che coinvolge diverse categorie produttive: dai pescatori ai ristoratori. La parlamentare del Movimento 5 stelle Paola Deiana ha preso posizione sulla pesca dei ricci di mare e in particolare sulla decisione dell’assessore regionale all’Agricoltura Gabriella Murgia che, con un nuovo decreto, ha consentito il prelievo ai soli pescatori professionisti.
«La decisione non è sicuramente sufficiente per contrastare la crisi delle popolazioni», ha detto la deputata algherese che nei giorni scorsi ha partecipato a una conferenza sul riccio di mare, organizzata dalla V Commissione consiliare della Regione presieduta dall’onorevole Pietro Maieli.
«Sicuramente è necessaria la chiusura di specifiche aree – ha detto Deiana –, il monitoraggio e una programmazione seria sulla gestione della risorsa, la cui popolazione, soprattutto a causa della pesca abusiva e indiscriminata, ha subito un forte declino».
La parlamentare algherese nei mesi scorsi aveva incontrato a Casa Gioiosa, sede del Parco regionale di Porto Conte, i direttori e referenti delle Aree Marine Protette della Sardegna, i ricercatori della Fondazione Imc di Oristano e dell’Università degli Studi di Sassari e la Regione.
«La gestione della pesca del riccio di mare è complessa. É giusto ascoltare le istanze di tutti gli operatori del settore: non solo i pescatori, ma anche ristoratori e ricercatori», ha ribadito la deputata del M5S.
E c’è un altro aspetto importante da tenere in considerazione. «I ricci di mare – ha sottolineato Paola Deiana – sono organismi brucatori che si nutrono di alghe e sono in grado di desertificare totalmente i fondali, così come una sovrappopolazione potrebbe portare, invece, a fondali poveri di vegetazione. I ricci rivestono un importante ruolo ecologico nel delicato equilibrio dell’ambiente marino. Per questo è necessaria la massima prudenza rispetto alle azioni da predisporre».
Nell’ottica di una eventuale riduzione delle giornate di pesca, Paola Deiana e il collega Alberto Manca hanno annunciato di essere impegnati «affinché vi possano essere forme di compensazione anche attraverso i fondi Feamp». Per questo hanno chiesto un appuntamento urgente al ministro per le Politiche agricole. (g.b.)