La Nuova Sardegna

Alghero

Porto Conte diventa “ecomuseo” a cielo aperto

di Gian Mario Sias

Il consiglio comunale approva all’unanimità il progetto basato su ambiente, turismo e agricoltura 

19 novembre 2019
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SASSARI. Un percorso dedicato all’ecosistema, un laboratorio, un sentiero naturalistico, un itinerario archeologico e storico-culturale. Tutto in stretta connessione con la valorizzazione del sistema di imprese ecosostenibili, dell’emporio per i prodotti di qualità, delle feste di borgata, di sagre, percorsi eno-gastronomici ed eventi musicali: così il Parco naturale regionale di Porto Conte diventa “Ecomuseo”.

Il progetto, in gestazione da oltre due anni, è stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale. Per gli inquilini di via Columbano, che presto saranno chiamati a rinnovare i vertici del Parco, è l’avvio di un percorso dal quale tutti attendono la svolta per l’area protetta, per l’intero territorio e per lo sviluppo del comparto agricolo e dell’economia rurale. Nell’idea del Comune di Alghero, il Parco di Porto Conte si trasformerà in un museo a cielo aperto.

Con la delibera approvata in aula si danno gambe a quel disegno per il salto di qualità sancito dalla legge regionale 14 del 2006 e promosso da Casa Gioiosa, sede del Parco, nel 2017. «L’Ecomuseo è un importante passo verso l’incremento delle opportunità di sviluppo legate al nostro patrimonio ambientale – spiega il sindaco di Alghero, Mario Conoci –. Procediamo in questa direzione attraverso la creazione di un’istituzione culturale che vuole rappresentare, valorizzare e comunicare al pubblico i caratteri, il paesaggio, la memoria e l’identità del territorio orientando lo sviluppo in una logica di sostenibilità e partecipazione dei soggetti pubblici e privati».

L’approvazione consiliare è stata unanime. «Si tratta di un’iniziativa di grande pregio per la città e il territorio, alla cui costituzione ha dato il fondamentale contribuito l’indirizzo dato dal consiglio direttivo del parco presieduto da Gavino Scala e guidato dal direttore Mariano Mariani – sottolinea l’assessore comunale dell’Ambiente Andrea Montis –. Il voto unanime dimostra la maturità del consiglio comunale, che sulle tematiche rilevanti e in grado di incidere in prospettiva ritrova unità, nonostante tutto».

«Sin dal nostro insediamento abbiamo voluto accelerare il più possibile l’istituzione dell’Ecomuseo – aggiunge – che potrà dare nuova linfa al Parco con il suo complesso di attività messe in circuito e valorizzate anche i fini dello sviluppo economico».

Il museo comprenderà tutto il territorio del Parco, compresi i centri informativi, documentali e di accoglienza, i percorsi tematici, gli itinerari di Monte Palmavera, Monte des daus e Monte Murone, l’itinerario del ponte sul Calich e l’area per il birdwatching di viale Burruni.

Il via libera con pieni voti da parte del consiglio comunale è anche il frutto del lavoro propedeutico fatto in questi ultimi mesi nella competente commissione Ambiente, presieduta da consigliere Christian Mulas di Fratelli d’Italia, sulla base della proposta elaborata dal management e dai tecnici del Parco naturale regionale, i primi a investire sul progetto.

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