La Nuova Sardegna

Alghero

Caviale russo sequestrato in aeroporto

Caviale russo sequestrato in aeroporto

Controllo di Dogane e Finanza: il passeggero non aveva certificazione sanitaria 

27 febbraio 2020
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ALGHERO. Non aveva la necessaria certificazione sanitaria, considerata essenziale per l’ingresso nel territorio nazionale dei prodotti che arrivano dall’estero. Così, un “carico” di 250 grammi di “Russian Caviar Malossol” (storione acipenseriformes), provebiente dalla Russia è stato intercettato e messo sotto sequestro all’aeroporto dai funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli (Adm) di Sassari, in servizio presso la Sezione operativa territoriale dell’aeroporto “Riviera del Corallo” di Alghero, e dai militari della Guardia di finanza della compagnia di Alghero di Alghero. L’operazione si inserisce nell’ambito di un controllo congiunto volto a contrastare i traffici illeciti nel settore C.i.t.e.s., e alla persona che deteneva il caviale russo è stata contestata la violazione dell’articolo 2, comma 3, Legge 07.02.1992, n. 150, che prevede una sanzione amministrativa da un minimo di 3mila a un massimo di 15mila euro.

Il prodotto si trovava all’interno del bagaglio registrato di un cittadino italiano proveniente da Mosca che aveva effettuato scalo a Roma Fiumicino dove il carico era passato senza alcun problema.

Dal primo gennaio 2017 la Guardia di finanza è l’autorità competente a svolgere i controlli in materia di commercio internazionale della flora e della fauna in via di estinzione, previsti dalla Convenzione di Washington, più comunemente conosciuta come C.i.t.e.s.. Ad Alghero sono già diversi i sequestri di prodotti effettuati grazie al lavoro svolto in collaborazione dalla Finanza con le Dogane.

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