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Crisi economica, l'Sos di hotel, bar e ristoranti di Alghero

Panorama di Alghero
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Il comitato Ho.Re.Ca.: "Accompagnare la ripresa sollevando l'attenzione sulle possibili infiltrazioni mafiose"

12 maggio 2020
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ALGHERO. «No a nuove attività e si scongiurino acquisti predatori». Così il comitato Ho.Re.Ca. Alghero, che raggruppa oltre cento strutture ricettive, ristoranti e bar cittadini, denuncia un rischio dal quale la Riviera del corallo non è esente: le speculazioni della criminalità organizzata in risposta alla crisi delle attività commerciali.

Il 23 aprile scorso, il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato dalla prefetto di Sassari, Maria Luisa D'Alessandro, aveva sollevato la questione «Si accompagni la ripresa delle attività in una cornice di rigorosa legalità innalzando la soglia di attenzione rispetto a possibili tentativi d'infiltrazione della criminalità organizzata nell'economia», era stata la posizione condivisa. Ho.Re.Ca. Alghero ripropone la questione richiamando le recenti dichiarazioni del Mario Conoci.

«Ai sindaci, ancora prima della situazione di una o due categorie, spetta la salvaguardia della salute di tutti i cittadini, bisogna evitare che all'apertura - aveva detto il primo cittadino - segua una chiusura che farebbe danni grossissimi». Ma per il portavoce di Ho.Re.Ca., Enrico Daga, «se non si evadono le nostre richieste il coma del settore diventerà irreversibile».

Oltre alla tutela da eventuali interessi malavitosi, gli operatori chiedono più spazi esterni per le attività, procedure armonizzate per certificare la salute di titolari, dipendenti e clienti, animazione urbana, uno sportello per le imprese e la fiscalizzazione degli oneri sociali attraverso cui la Regione si accolli una parte del costo del lavoro. «Avevamo accolto con soddisfazione l'apertura del sindaco alla collaborazione - dice Daga - ma a oggi nessun provvedimento suggerito ha visto la luce. Siamo in grave ritardo, Alghero riparta, e bene, senza perdere più tempo». (ANSA).

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