La Nuova Sardegna

Alghero

Il Matherland resta spento l’apertura slitta ad agosto

di Nicola Nieddu
Il Matherland resta spento l’apertura slitta ad agosto

Il parco dei divertimenti è bloccato dai tempi lunghi del bando della Regione Il portavoce Marengo: «Sta diventando una guerra tra poveri, fateci lavorare»

08 luglio 2020
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ALGHERO. Il parco dei divertimenti del Matherland, da sempre uno dei punti di riferimento per i bambini e le loro famiglie durante l’estate, per ora resta fermo al palo in attesa di essere montato e i tempi non si preannunciano brevi. Nel piazzale del porto che abitualmente ospita le giostre gli automobilisti continuano a parcheggiare indisturbati, quasi increduli degli spazi a loro disposizione, ma per gli operatori la situazione è complicata e l’apertura rischia di slittare addirittura ad agosto.

Questo perché la Regione ha deciso che per montare autoscontro e montagne russe davanti al porto, infatti, sarà necessario aggiudicarsi la gara al rialzo indetta solo nei giorni scorsi dall'ufficio demanio e patrimonio dell'assessorato regionale degli Enti locali. Il bando però è arrivato molto tardi e la scadenza per presentare le domande è quella del 20 luglio. Ed è facile ipotizzare che il primo giro di giostra, tra tempi di aggiudicazione, montaggi e collaudi delle strutture, non potrà partire prima della metà di agosto. Una decisione che ha già scatenato reazioni politiche, col presidente del Psd’Az Antonio Moro che ha definito la situazione “Un'autentica vergogna” con un post sul suo profilo Facebook. Di sicuro questa decisione rischia di mandare a gambe all'aria la principale azienda dello spettacolo viaggiante in Sardegna, ovvero la storica cooperativa del divertimento Matherland che ha alle sue dipendenze circa cento addetti. «Il blocco delle attività per l'epidemia Covid – dichiara il portavoce della Matherland, Luciano Marengo – ci ha devastato e se da un lato la Regione riconosce nella legge “salva imprese” la nostra crisi profonda, stanziando piccoli aiuti economici per le giostre, dall'altro ci invita a un'asta a colpi di migliaia di euro per aggiudicare la piazza algherese al miglior offerente. Col rischio che a beneficiarne possa essere qualche operatore della penisola». «Facciamo appello alle istituzioni e agli amministratori – conclude Marengo – perché si scongiuri una lotta tra poveri e ci sia concesso montare le giostre, nei soliti spazi del porto di Alghero, dove tradizionalmente piazziamo il parco dei divertimenti e dove ci aspettano i nostri affezionati clienti».

La vicenda sembra dunque indirizzarsi verso un contenzioso legale che non risolverà comunque la necessità urgente di incassare qualche euro dopo mesi di magra: Matherland infatti sostiene che le norme che regolano lo spettacolo viaggiante escludono le gare al rialzo per l'assegnazione delle aree destinate alle giostre.

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