La Nuova Sardegna

Alghero

Yacht fantasma, multe per 1,5 milioni

di Andrea Massidda
Yacht fantasma, multe per 1,5 milioni

La Guardia di finanza di Alghero intercetta undici imbarcazioni di lusso totalmente sconosciute al fisco italiano

11 settembre 2020
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ALGHERO. La mission principale era quella di monitorare ed eventualmente intercettare chi, attraversando il Canale di Sardegna a bordo di un’imbarcazione, tentava di aggirare le normative internazionali anti-Covid con l’obiettivo di raggiungere l’Italia da Paesi considerati ad alto rischio sanitario. Ma alla fine nella rete della Sezione operativa navale della Guardia di finanza di Alghero sono finiti anche quei cittadini italiani che invece di eludere le misure di contenimento del virus eludevano il fisco. Così, dall’inizio del lockdown (ma in particolare a luglio e agosto), nelle acque della Riviera del Corallo le Fiamme gialle hanno individuato 11 natanti tra yacht e barche a vela di lusso tutte battenti bandiera straniera ma intestate a nostri connazionali che avevano omesso di dichiarane la proprietà. Morale: nessuna ipotesi di reato e nessuna denuncia all’autorità giudiziaria, ma multe da brivido che superano complessivamente il milione e mezzo di euro. «Si tratta effettivamente di sanzioni amministrative pesanti – spiega il capitano Francesco Mandica, del Reparto operativo aeronavale di Cagliari, ossia l’unità che ha coordinato l’operazione – perché per ottenere il totale dovuto si parte dal 3 al 15 per cento del valore dell’imbarcazione e lo si moltiplica per gli anni di possesso della stessa».

Tra i trasgressori non risulterebbe alcun personaggio celebre, ma si tratterebbe comunque di cittadini italiani piuttosto facoltosi che tuttavia per il loro yacht prediligevano la bandiera francese. «Posso dire – continua il capitano Mandica – che molte delle persone sanzionate hanno già provveduto al pagamento, con un conseguente vantaggio per l’erario che ha appunto recuperato soldi».

Il risultato è stato ottenuto grazie al confronto tra l’analisi delle banche dati a disposizione delle Fiamme gialle e le risultanze dei controlli eseguiti in mare o sul territorio, soprattutto con l’impiego di moderni mezzi navali (la Guardia di finanza di Alghero può contare ben due imbarcazioni da 27 metri). Sono anche state stilate delle liste selettive di alcuni contribuenti che verosimilmente potevano aver eluso gli obblighi tributari legati al possesso di imbarcazioni sconosciute ai registri nazionali.

La Guardia di finanza è dall’inizio dell’anno che procede alla verifica dei comportamenti di quei contribuenti che intenzionalmente hanno sottratto le proprie attività patrimoniali e finanziarie agli obblighi fiscali nazionali trasferendo, in modo fittizio, la propria residenza all’estero o attraverso il mancato adempimento al cosiddetto monitoraggio fiscale, che obbliga i cittadini, fiscalmente residenti in Italia a indicare nella dichiarazione annuale dei redditi tutti i patrimoni detenuti all’estero (e tra questi rientrano le unità navali da diporto), anche perché al ricorrere di determinati presupposti è previsto il versamento delle relative imposte patrimoniali.

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