La Nuova Sardegna

Alghero

Pioggia e vento, città in ginocchio

di Nicola Nieddu
Pioggia e vento, città in ginocchio

Strade allagate e danni ovunque, all’ospedale è crollata la tensostruttura riservata al triage

24 settembre 2020
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ALGHERO. La storia si ripete, ogni qualvolta piove un po’ più del previsto Alghero “affoga”. E non solo nell’acqua perché, a dirla tutta, in mezzo alle acque bianche ci sono anche i reflui fognari.

Diversi gli incidenti dovuti al maltempo come il crollo di una delle tende utilizzate per le operazioni di triage fuori dall'ospedale civile, all’ingresso del laboratorio analisi. La tensostruttura pare non abbia retto a vento e, soprattutto, alle abbondanti piogge della notte, adagiandosi su se stessa. In quel momento, all'interno pare ci fossero alcuni utenti e due infermieri. Immediati i soccorsi. Fortunatamente nulla di grave a parte il grande spavento e qualche escoriazione medicata nel vicino pronto soccorso.

Sull'incidente sono in corso accertamenti per stabilire eventuali responsabilità. Per quanto riguarda il resto della città, da registrare i soliti allagamenti con strade che diventano canali, piazze trasformate in piscine e tutte, o quasi tutte, maleodoranti con la sanità pubblica messa a dura prova in alcune zone della città come, per esempio, Via Degli Orti che diventa una fogna a cielo aperto nel tratto compreso tra le vie Azuni e Angioy, proprio di fronte al Palazzo della Sanità. Una situazione di degrado che potrebbe diventare un grave problema sanitario per la città, oltre che di immagine, che va avanti da tanti, troppi anni.

Tra i motivi, come già evidenziato da Abbanoa, è che in diverse parti della città lo scarico delle acque bianche sono ancora collegate a quelle fognarie. Questo porta un maggior carico alla stazione di pompaggio, situata tra il Mariotti e via Degli Orti, per cui in giornate caratterizzate da abbondanti piogge si vedono tombini saltare, liquami invadere le strade e finire la loro corsa, quasi sempre, in mare. Quel mare che dovrebbe essere preservato e che, invece, subisce pesantemente l'incuria e l'inadeguatezza dell'essere umano. Anche ieri mattina presto, sotto le abbondanti piogge, il lungomare Lido si è allagato trovando sfogo tra l'ex Ancora e il Lido Novelli. Anche li un fiume di acqua piovana e fognaria con topi morti, spazzatura di ogni genere che è andata a finire in mare. Per non parlare del famoso canalone dal quale è uscito di tutto.

Il problema non pare essere soltanto quello di alcune zone del centro storico dove acque piovane e reflui confluiscono nella stessa condotta. Giorni fa dagli uffici comunali, in occasione della prima pioggia che aveva allagato l'intera città, avevano evidenziato che le caditoie erano state tutte pulite per bene. Probabilmente qualcosa è andato storto perché ci sono state zone dove le caditoie non hanno funzionato per niente. Tra queste il piazzale e la strada di fronte all'Ospedale Marino. La strada è stata chiusa al traffico per alcune ore, poi grazie all'intervento dei vigili del fuoco, polizia municipale, operai comunali e Ciclat, è stato ristabilito il tutto. Sempre in viale Primo Maggio davanti alla pineta di Maria Pia, all'altezza della Palafitta, si forma sempre una piscina per due motivi: pendenza della strada, ma anche caditoia otturata. E il maltempo che ieri mattina presto si è abbattuto sulla Riviera del Corallo ha causato anche diversi danni. Tra questi la struttura sportiva gestita dall'Alghero Calcio a Maria Pia dove il nuovo campo da calcio in sintetico, ancora da inaugurare, ha subito danni, calcolabili in circa diecimila euro, con il fango che ha smantellato gran parte del fondo. Intanto le previsioni del tempo dicono che il maltempo è previsto sino a domenica e gran parte della prossima settimana.



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