La Nuova Sardegna

Alghero

Via al dragaggio del porto di Fertilia

Via al dragaggio del porto di Fertilia

Firmata ieri la consegna dei lavori da 150mila euro all'impresa Lemac di Bosa

01 ottobre 2020
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ALGHERO. Via al dragaggio del porto di Fertilia. Ieri è stata firmata la consegna dei lavori all'impresa Lemac di Bosa. Come primo passo ci sarà l'accantieramento per le prime opere di messa in sicurezza.

L'importo dei lavori è di 150 mila euro. Si tratta di uno stralcio del progetto complessivo da un milione di euro che prevede di portare a tre metri di altezza il fondo, ora arrivato, vistosamente, alla quota barimetrica di 1.8 metri con tratti anche di un metro. In totale ci sono 28.800 metri cubi di sedimenti da asportare. Il ripristino dei fondali avverrà in due tempi: in questa prima fase che dovrebbe svolgersi tra il 15 e il 30 ottobre, oltre la messa in sicurezza, ci sarà lo spostamento dei primi 8000 metri cubi

La restante parte della procedura, e della restante quota di 850mila euro di finanziamento, dovrà asportare la parte più consistente dei sedimenti, altri 20.000 mc circa. Un iter iniziato nel 2010 con la messa a disposizione della risorse da parte della Regione, poi nel 2015 la convenzione con il Comune di Alghero. Soddisfatto il sindaco Mario Conoci per l'accelerata sull'opera che ha portato alla chiusura della fase dell'ottenimento dei pareri tecnici dei diversi enti. «ll progetto prevede il ritorno a 3 metri di altezza del fondo in tutto il porto canale - spiega l'assessore alle Opere pubbliche Antonello Peru - e stiamo lavorando alla definizione del progetto e all'ottenimento dei pareri per l'avvio anche di questa fase importante del finanziamento».

L'ultimo dragaggio a Fertilia è stato eseguito dalla Regione nel 2000, e da allora i fanghi hanno continuato ad accumularsi costituendo lo stato di pericolosità dei fondali e della condizione di navigabilità che oggi risulta ulteriormente compromessa. Stabilito anche il piano di caratterizzazione dei sedimenti marini che ha decretato, seppur in presenza di una misura bassa di tossicità, la non compatibilità per granulometria e caratteristiche a ripascimento in aree contigue. (n.ni.)



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