Morto il vescovo Antonio Vacca
Fu a capo della chiesa algherese e bosana dal 1993 al 2006. Aveva 86 anni
24 dicembre 2020
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ALGHERO. La diocesi di Alghero-Bosa è in lutto per la morte di monsignor Antonio Vacca, vescovo della chiesa catalana e bosana dal 1993 al 2006. I funerali saranno celebrati questa mattina a Quartu Sant’Elena, la città dove Antonio Vacca era nato 86 anni fa e dove si è ritirato dopo aver lasciato, per motivi di salute, la guida della diocesi algherese.
Monsignor Vacca è ricordato con grande affetto dal clero e dai fedeli della Nurra, della Planargia, del Marghine e Montiferru, con i quali era entrato subito in sintonia per la sua semplicità, umanità e profonda esperienza pastorale.
Don Ninetto – come lo chiamavano i giovani dell’Azione cattolica di Monserrato e i calciatori della squadra del Sestu, squadra di cui era tifosisssimo tanto che non perdeva una partita del campionato di Promozione – era giunto all’episcopato dopo 36 anni di prima linea parrocchiale. I problemi dei parroci, le dinamiche comunitarie, il dinamismo associativo erano materia del suo agire quotidiano, come anche la capacità di dialogare con i giovani sacerdoti che attraversavano periodi di crisi.
Docente e vice rettore nel seminario diocesano di Cagliari, laureato in Teologia a Cuglieri, il 18 febbraio 1993 viene eletto vescovo di Alghero-Bosa – il quarantanovesimo nella storia della diocesi istituita nel 1503 – e ordinato il successivo 21 marzo da monsignor Ottorino Pietro Alberti nella basilica di N.S. di Bonaria. Fa l’ingresso ufficiale nella cattedrale dedicata all’Immacolata Concezione il 19 maggio 1993. Sacerdoti, giovani e famiglia sono stati i tre campi d’impegno prioritario di monsignor Antonio Vacca, che per alcuni mesi ha gestito, in qualità di amministratore apostolico, la diocesi di Sassari rimasta vacante a seguito della morte improvvisa di monsignor Salvatore Isgrò, in attesa della nomina del nuovo arcivescovo monsignor Paolo Atzei.
Mario Girau
Monsignor Vacca è ricordato con grande affetto dal clero e dai fedeli della Nurra, della Planargia, del Marghine e Montiferru, con i quali era entrato subito in sintonia per la sua semplicità, umanità e profonda esperienza pastorale.
Don Ninetto – come lo chiamavano i giovani dell’Azione cattolica di Monserrato e i calciatori della squadra del Sestu, squadra di cui era tifosisssimo tanto che non perdeva una partita del campionato di Promozione – era giunto all’episcopato dopo 36 anni di prima linea parrocchiale. I problemi dei parroci, le dinamiche comunitarie, il dinamismo associativo erano materia del suo agire quotidiano, come anche la capacità di dialogare con i giovani sacerdoti che attraversavano periodi di crisi.
Docente e vice rettore nel seminario diocesano di Cagliari, laureato in Teologia a Cuglieri, il 18 febbraio 1993 viene eletto vescovo di Alghero-Bosa – il quarantanovesimo nella storia della diocesi istituita nel 1503 – e ordinato il successivo 21 marzo da monsignor Ottorino Pietro Alberti nella basilica di N.S. di Bonaria. Fa l’ingresso ufficiale nella cattedrale dedicata all’Immacolata Concezione il 19 maggio 1993. Sacerdoti, giovani e famiglia sono stati i tre campi d’impegno prioritario di monsignor Antonio Vacca, che per alcuni mesi ha gestito, in qualità di amministratore apostolico, la diocesi di Sassari rimasta vacante a seguito della morte improvvisa di monsignor Salvatore Isgrò, in attesa della nomina del nuovo arcivescovo monsignor Paolo Atzei.
Mario Girau
