Operazione “Corto circuito”, i tre arrestati restano ai domiciliari
ALGHERO. Restano ai domiciliari i tre arrestati lo scorso 10 dicembre dalla polizia nell’ambito dell’operazione “Corto circuito”, nome che deriva dal fatto che uno dei principali indagati, Mauro...
02 gennaio 2021
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ALGHERO. Restano ai domiciliari i tre arrestati lo scorso 10 dicembre dalla polizia nell’ambito dell’operazione “Corto circuito”, nome che deriva dal fatto che uno dei principali indagati, Mauro Monti di 49 anni, è un elettricista. Misure confermate dal gip anche per il fratello Andrea Monti, di 35 anni, e un suo collaboratore, Alberto Canu, di 32.
Gli agenti del commissariato di Alghero avevano scoperto un vero e proprio laboratorio della droga organizzato nel deposito dove era custodito il materiale elettrico. Altre quattro persone erano state denunciate (tra loro anche alcuni personaggi molto noti nella realtà catalana per il loro spessore criminale) ed erano stati sequestrati quantitativi di cocaina, eroina, marijuana e hascisc. Obbligo di dimora, invece, era stato disposto per un 33enne residente a Ottana, Y.S., che è accusato di avere ceduto in più occasioni cocaina a Mauro Monti. Obbligo di dimora, ancora, per altri tre indagati che avrebbero ricevuto sempre da Mauro Monti eroina e cocaina per poi rivenderla al dettaglio. L’attività investigativa era partita nel mese di dicembre del 2018, quando gli investigatori del commissariato - guidati dalla dirigente Claudia Gallo - avevano attivato una serie di intercettazioni per cercare di fare chiarezza sui movimenti anomali di alcune persone sospettate di svolgere un ruolo di primo piano nello spaccio di sostanze stupefacenti ad Alghero.
Gli agenti del commissariato di Alghero avevano scoperto un vero e proprio laboratorio della droga organizzato nel deposito dove era custodito il materiale elettrico. Altre quattro persone erano state denunciate (tra loro anche alcuni personaggi molto noti nella realtà catalana per il loro spessore criminale) ed erano stati sequestrati quantitativi di cocaina, eroina, marijuana e hascisc. Obbligo di dimora, invece, era stato disposto per un 33enne residente a Ottana, Y.S., che è accusato di avere ceduto in più occasioni cocaina a Mauro Monti. Obbligo di dimora, ancora, per altri tre indagati che avrebbero ricevuto sempre da Mauro Monti eroina e cocaina per poi rivenderla al dettaglio. L’attività investigativa era partita nel mese di dicembre del 2018, quando gli investigatori del commissariato - guidati dalla dirigente Claudia Gallo - avevano attivato una serie di intercettazioni per cercare di fare chiarezza sui movimenti anomali di alcune persone sospettate di svolgere un ruolo di primo piano nello spaccio di sostanze stupefacenti ad Alghero.