La Nuova Sardegna

Alghero

«Siamo in mano a vandali e bulli»

di Nicola Nieddu
«Siamo in mano a vandali e bulli»

Appello del Comitato per il centro storico: i residenti sono terrorizzati da bande senza controllo

23 febbraio 2021
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ALGHERO. Il centro storico sta diventando, ogni giorno di più, teatro di vandalismo notturno soprattutto da parte di bande di adolescenti. Una giungla dove sembra che tutto sia concesso: vetrine sfondate, specchietti delle auto divelti, fioriere che sembrano più cassonetti per la spazzatura, e anche le telecamere di sorveglianza situate in alcuni punti della città vecchia, come quelle della facoltà di architettura, sono state distrutte da diversi mesi. Per non parlare di molti angoli bui che sono stati trasformati in veri e propri orinatoi a cielo aperto.

A lanciare l'allarme sono i residenti, preoccupati dai tanti episodi registrati negli ultimi mesi. Gli ultimi (gravissimi) fatti sono accaduti nella notte tra sabato e domenica scorsa con l'aggressione subita da un residente, reo di aver rimproverato i bulletti che, qualche giorno prima, gli avevano danneggiato l'auto parcheggiata. In almeno un paio di occasioni, sabato sera, sono intervenuti i carabinieri per due episodi accaduti in via Sant'Erasmo e in piazza dei Mercati, con diversi giovani identificati. Le forze dell'ordine pare stiano acquisendo anche immagini riprese da telecamere e da alcune persone coi loro cellulari per cercare di risalire agli autori dei danni. La settimana scorsa è stata spaccata la vetrina di “Pata Pizza” e, sempre di fronte alla chiesa di San Michele, due auto sono state danneggiate. Il giorno di martedì grasso alcuni residenti hanno chiesto l'intervento dei vigili urbani perché un branco di ragazzini, tutti maschi, passava nel centro storico, utilizzando via Doria come latrina e prendendo a calci i portoni delle case, con urla e bestemmie di ogni genere. «Una situazione gravissima che va avanti ormai da troppo tempo – ha detto la presidente del Comitato per il centro storico, Alessandra Casu – soprattutto gli anziani, magari soli a casa, si spaventano, non riescono a riposare. Qualcuno, magari e si sente anche prendere a calci il portone con parolacce e bestemmie». Più volte il comitato di quartiere ha chiesto l'intervento degli amministratori comunali e delle forze dell'ordine: «soprattutto nei fine settimana e nelle giornate di festa, occorre maggiore attenzione. In auto o a piedi, l’importante è che i controlli vengano intensificati affinché fungano da deterrente. Un appello lo rivolgiamo in primis al sindaco Conoci, affinché si attivi per porre fine ad una situazione non tollerabile. La stessa amministrazione comunale – prosegue Alessandra Casu – in accordo anche con la Prefettura e le altre autorità, si dovrebbe muovere con progetti di più ampio respiro che facciano “spendere” queste energie della nostra popolazione adolescente verso obiettivi più utili». La presidente del comitato di quartiere suggerisce di organizzare qualcosa anche per la genitorialità di adolescenti: «Probabilmente ci vorrebbero delle iniziative tese, da un lato a far spendere meglio le energie a questa popolazione adolescente, che ha anche diritto di farlo, e dall'altro coinvolgere i genitori nella definizione di scelte comuni verso i loro figli».

Sul disagio giovanile c'è da registrare l'intervento del consigliere comunale Christian Mulas, che di professione è anche educatore pedagogista con master in bullismo-cyberbullismo e devianze giovanili. Tempo fa ha presentato un progetto intitolato “L'educatore di strada” che potrebbe essere preso in considerazione e consiste nell'inviare una figura professionale che vada tra i giovani ad ascoltarli e capire le diverse problematiche.



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