La Nuova Sardegna

Alghero

La “bomba” ospedale esplode in consiglio maggioranza in crisi

di Nicola Nieddu
La “bomba” ospedale esplode in consiglio maggioranza in crisi

Il sindaco, sotto accusa, replica: «Io sempre in prima linea» Documento dei capigruppo ma Psd’Az e Lega non firmano

01 maggio 2021
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ALGHERO . Il mancato accreditamento della terapia intensiva dell'ospedale civile da parte della Regione, ha messo ancora più in evidenza la grave crisi politica all'interno della maggioranza di centrodestra guidata da Mario Conoci. Crisi che continua ad aggravarsi dopo che anche il consiglio comunale di ieri pomeriggio è saltato appena cominciato.

Tutti i consiglieri comunali, sindaco compreso, hanno abbandonato l'aula in segno di protesta contro la decisione. Apparentemente tutti uniti, ma nel corso delle ultime due sedute del consiglio comunale si era assistito a una serie di battute al vetriolo tra esponenti della stessa maggioranza e quando, giovedì, l'ex sindaco Mario Bruno ha fatto sapere che la Regione aveva respinto l'accreditamento della terapia intensiva, è scoppiato il putiferio con il sindaco Conoci che non era al corrente, non avendo ricevuto comunicazioni ufficiali. «Il problema sollevato in consiglio comunale circa l'accreditamento definitivo della terapia intensiva è reale - ha detto Conoci - mancano medici rianimatori ed è necessario che venga risolto. Quando, speriamo prima possibile, finirà il dramma del Covid la terapia intensiva di Alghero dovrà proseguire come reparto al servizio dell'attività ospedaliera ordinaria e consentire, finalmente l'attribuzione del 1°livello. Questa è una battaglia comune sulla quale non ci sono distinzioni e l'abbandono odierno dell'aula da parte di tutti i consiglieri, sindaco compreso, ne è la dimostrazione concreta. Anche altre sono le necessità dei nostri presidi ospedalieri - ha proseguito Conoci - e riguardano vari reparti e specialità». Mario Conoci sottolinea che sul tema sanità sarà sempre in prima linea, poi attacca alcuni consiglieri della sua maggioranza: «L'aver ascoltato non troppo velati sospetti di un mio disinteresse su questi temi, non possono da parte mia passare inosservati. Se davvero ci sono consiglieri della maggioranza che pensano questo, bene farebbero a esprimere chiaramente questi concetti e saranno certamente, come farò io per primo, in grado di trarne le dovute conseguenze».

Intanto gran parte dei capigruppo in consiglio comunale hanno sottoscritto un documento di protesta ma mancano le firme di Roberto Trova del Psd'Az, e anche della Lega, presente in consiglio con Maurizio Pirisi: «La conclusione negativa del procedimento - si legge nella nota - equivale a una bocciatura di un iter iniziato nel giugno 2020 e arenato il primo aprile 2021, data in cui è stata comunicata dalla Regione la notizia della bocciatura per via della mancata integrazione di un allegato che non è solo un mero atto formale: doveva contenerei numero e nomi degli anestesisti sufficienti per poter accreditare il reparto. Mancherebbero quattro anestesisti, oltre a infermieri e operatori. L'accreditamento definitivo è condizione per ottenere il Dea di primo livello che così viene minato alla base. Anche il concorso avviato nello scorso novembre - proseguono - per dotare anche Alghero degli anestesisti sufficienti per accreditare il reparto, con sei posti letto e uno d'isolamento, è bloccato inspiegabilmente. E l'ospedale civile di Alghero ne fa le spese. Eppure, quella terapia intensiva sta operando da un anno in emergenza per i pazienti covid».

I firmatari hanno poi annunciato che il consiglio comunale non riprenderà fino a quando l'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu non si presenterà per rispondere a tutti i quesiti.

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