La Nuova Sardegna

Alghero

«Benvenuti turisti, tra caos e sporcizia»

«Benvenuti turisti, tra caos e sporcizia»

Il centrosinistra risponde al sindaco Conoci sul tema della movida e del decoro

21 agosto 2021
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ALGHERO. Non si placano le polemiche e le critiche per il caos movida. L'opposizione di centrosinistra, rappresentata in consiglio comunale da Mario Bruno, Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Valdo Di Nolfo e Mimmo Pirisi, torna sull'argomento e risponde al sindaco Mario Conoci che, nel servizio sulla Nuova Sardegna di ieri, aveva dichiarato che per lui la presenza massiccia di turisti, non sono un fastidio, ma un fattore positivo per l'economia.

«I turisti sono sempre benvenuti e si spera possano tornare. Per questo motivo bisogna lavorare di più e meglio per presentargli una città pulita e ordinata, vivibile per gli ospiti e per i cittadini algheresi e non il caos, la deregulation e la città zozza».

Mario Conoci aveva anche detto che per lui le critiche dell'opposizione sono «strumentali e danneggiano l'immagine della città. Al posto dell'opposizione avrei sottolineato gli aspetti positivi di un'economia che si riprende e di una città che è molto attraente e attrattiva per i flussi turistici piuttosto che fare gli interessi di parte, cercando di screditare la propria città». Parole che non sono andate giù ai consiglieri di centrosinistra che hanno ribadito: «la città è senza regole, caotica e sporca, per precise scelte politiche e per incapacità gestionali. I cittadini sono esasperati e i turisti costretti a muoversi in un totale disordine, circondati da sporcizia, su strade piene di fossi e senza segnaletica, su marciapiedi pieni di erbacce e di cartacce».

«In tutto questo - prosegue la nota del centrosinistra - il sindaco, prova a fare il furbo, dicendo che il caos della città è dovuto al grande afflusso di turisti e non al fatto che le scelte e l'incapacità della sua amministrazione hanno creato una città dove ognuno fa quel che gli pare, dove nessuno controlla, dove non vi sono regole e quelle che vi sono non vengono fatte rispettare». (n.n.)

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