La Nuova Sardegna

Alghero

«Pontile al Calabona, vogliamo vedere gli atti»

«Pontile al Calabona, vogliamo vedere gli atti»

Richiesta di accesso della minoranza sul progetto presentato dalla società Bagni del Corallo

23 settembre 2021
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ALGHERO. Valdo Di Nolfo, Raimondo Cacciotto, Mimmo Pirisi, Gabriella Esposito, Mario Bruno, Ornella Piras e Pietro Sartore hanno protocollato una richiesta di accesso agli atti per avere copia di «Tutti gli atti – documenti, autorizzazioni, comunicazioni – relativi alla richiesta di autorizzazione per la realizzazione di pedana prendisole e pontile galleggiante da parte della società dei Bagni del Corallo S.r.l.s. in località Calabona, ad Alghero» e «tutti i documenti collegati a quelli qui sopra anche di carattere comunicativo da e con enti terzi».

La missiva indirizzata al presidente del consiglio comunale Raffaele Salvatore, alla segretaria generale Giovanna Solinas Salaris e al dirigente Suape Giovanni Luca Balzani « è sulla base di quanto stabilito dagli art. 37 e 38 del Regolamento del Consiglio Comunale (Diritto d’informazione e di accesso agli atti amministrativi e Diritto al rilascio di copie di atti e documenti)».

Il progetto su cui puntano la lente di ingrandimento i consiglieri di minoranza mira alla realizzazione di un pontile privato in uno dei luoghi pubblici più pregiati a sud di Alghero: Calabona. Spazio pubblico molto frequentato e amato dagli algheresi che una volta realizzata l'opera privata sarà ad uso esclusivo dei concessionari collegati familiarmente al consigliere comunale di maggioranza ed ex assessore all'urbanistica ed edilizia privata Maurizio Pirisi.

«In qualità consiglieri comunali abbiamo l'obbligo di conoscere a fondo un progetto che di fatto privatizza uno dei luoghi simbolo della nostra città e sentiamo fortemente il dovere di renderlo pubblico - dicono Cacciotto, Pirisi, Esposito, Bruno, Piras, Sartore e Di Nolfo che concludono - non solo, crediamo che lo stretto collegamento tra un componente della maggioranza che amministra la città e l'impresa privata debba rendere il procedimento ancora più trasparente».



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