La Nuova Sardegna

Alghero

Carrabuffas dimenticata la rivolta dei residenti

di Nicola Nieddu
Carrabuffas dimenticata la rivolta dei residenti

Nasce un comitato per protestare contro le condizioni della strada vicinale «Buche, erbacce, rovi e nessuna manutenzione da anni. Una vera vergogna» 

10 ottobre 2021
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ALGHERO . I residenti di Carrabuffas si sentono abbandonati con tutta una serie di problemi irrisolti da anni, e ora hanno deciso di formare un comitato spontaneo per la riqualificazione della zona che è abbastanza vasta e conta centinaia di famiglie e attività economiche importanti.

Strade simili a gruviera che mettono a repentaglio la sicurezza e l'incolumità di automobilisti e motociclisti; erbacce e rovi ovunque, se non nei brevi tratti ove intervengono di loro iniziativa i proprietari; rifiuti di ogni genere abbandonati nei fossi laterali e tra la vegetazione: «Da oltre due anni - lamentano centinaia di residenti - la Strada vicinale Carrabuffas, oltre quattro chilometri di viabilità che ha una crescente importanza nel collegare la parte orientale di Alghero con la strada statale 127bis settentrionale sarda verso Sassari, non riceve alcuna manutenzione da parte del Consorzio cui è affidata. La situazione, dicono gran parte dei 300 membri che annualmente pagano la quota di adesione al Consorzio, è ormai diventata insostenibile».

Così i cittadini della zona scendono in campo dando vita al “Comitato spontaneo per la rinascita di Carrabuffas”. L'obiettivo è quello di risolvere questi problemi che si trascinano da tempo. Domani, l'assemblea degli utenti dovrà nominare un nuovo consiglio di amministrazione che resterà in carica per i prossimi quattro anni e, non appena eletto, indicherà il nome del presidente. La Strada di Carrabuffas è scandita da una dozzina di traverse che accolgono alcune centinaia di abitazioni oltre a importanti realtà economiche come l'Oleificio San Giuliano e l'Azienda Agricola Martinelli, raccoglie da tempo anche il traffico di chi, provenendo dalla zona sud-orientale di Alghero, intende raggiungere la statale 127bis e da lì la quattro corsie per Sassari evitando in buona parte il traffico cittadino, ed è destinata ad accrescere la propria importanza con la costruzione ormai avviata della circonvallazione.

«Si tratta di una situazione di degrado obiettivamente imbarazzante - dicono i responsabili dell'Oleificio San Giuliano - abbiamo clienti che giungono da ogni parte d'Italia e del mondo, e quello che offre da troppo tempo Carrabuffas, al di là di quello che già facciamo di volta in volta di nostra iniziativa per rimediare al peggio, non è certamente un buon biglietto da visita non solo per noi, ma anche per tutta la città e per la Sardegna». Tra i residenti più agguerriti ci sono Carlo Rabino, Alessandro Pallotta ed Elisabetta Murenu che evidenziano tutta una serie di problemi: dal decoro urbano ai rischi di incidenti per auto, moto e biciclette, poi l'esigenza di aprire un dialogo costruttivo con l'amministrazione comunale.

Uno dei primi obiettivi del Comitato è quello di dotare il Consorzio di organi direttivi efficienti, determinati e professionali. L'assemblea di domani diventa quindi un appuntamento molto importante per il futuro dell'area.

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