La Nuova Sardegna

L’emergenza

Il pianeta boccheggia, caldo estremo e blackout: cosa sta succedendo nel mondo

di Francesco Zizi
Il pianeta boccheggia, caldo estremo e blackout: cosa sta succedendo nel mondo

Un operaio in coma nel Vicentino, a Bergamo e Firenze salta la corrente. In Francia chiusa la Torre Eiffel

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L'anticiclone Pluto non molla la presa sull'Italia e le ultime ore lo confermano: due operai colti da malore mentre lavoravano in una buca a Tezze sul Brenta, nel Vicentino, sono il volto più crudo di questa emergenza. Uno di loro è in coma, trasportato in elicottero all’ospedale San Bassiano dopo un tentativo di rianimazione. L’ipotesi è che a causare il collasso siano stati il caldo o le esalazioni respirate in condizioni limite, nel pieno di un pomeriggio con temperature percepite oltre i 40 gradi.

In risposta, da nord a sud dell’Italia, stanno scattando ordinanze che vietano il lavoro all’aperto – nei campi, nei cantieri, ma anche in alcune fabbriche – nelle ore più torride della giornata. A pagare il prezzo più alto, come sempre, sono i più esposti: agricoltori, operai, addetti alla logistica. In molte zone del Sud e delle Isole le attività si fermano tra le 11 e le 17, ma i sindacati chiedono che il divieto venga esteso ovunque e reso strutturale.

Intanto, la corsa ai condizionatori ha mandato in tilt le reti elettriche. A Bergamo, un blackout nel primo pomeriggio ha lasciato interi quartieri senza corrente: semafori spenti, ascensori bloccati, negozi al buio. Enel ha spiegato che i cavi si sono surriscaldati e dilatati, provocando distacchi automatici per sovraccarico. Episodi simili sono stati segnalati anche a Firenze, dove il blackout ha colpito il centro città, paralizzando uffici, hotel e abitazioni. È il segno tangibile di un’infrastruttura che non regge più: né i picchi di temperatura, né quelli di consumo energetico.

Il termometro sale anche in mare: il Mediterraneo ha toccato i 26 gradi, un valore che preoccupa scienziati e meteorologi per le sue implicazioni ecologiche e climatiche. La superficie marina così calda alimenta fenomeni estremi, come nubifragi improvvisi e raffiche di vento violente, e accelera il degrado degli ecosistemi costieri.

Nel bollettino giornaliero del Ministero della Salute, oggi Campobasso si aggiunge alle 17 città già classificate come “da bollino rosso”, portando il totale a 18. È il livello di allerta più alto per le ondate di calore, che indica un rischio concreto per la salute di anziani, bambini e persone fragili.

L’emergenza non riguarda solo l’Italia. Anche Parigi corre ai ripari: la Torre Eiffel ha chiuso oggi in anticipo, alle 16, per “temperature estreme”. Il punto più alto del monumento – a 330 metri – era già stato dichiarato off-limits da ieri. Restano accessibili solo i primi due piani, ma il disagio è stato evidente: centinaia di turisti in coda, molti dei quali ignari, si sono visti respingere nonostante le prenotazioni.

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