La Nuova Sardegna

Alghero

Una “casa per ferie” nell’ex colonia penale

di Nicola Nieddu
Una “casa per ferie” nell’ex colonia penale

Una delibera di giunta per cambiare la destinazione dello stabile al Porticciolo L’idea è quella di realizzare sei camere e un bilocale, più l'emporio del Parco

16 ottobre 2021
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ALGHERO . Una casa per ferie al posto dell'ex colonia carceraria di Porticciolo, data in comodato d'uso dalla Regione al parco di Porto Conte, contigua all'area protetta. Diciassette posti letto, sei camere e un bilocale, più l'emporio del parco. La Giunta Conoci, con delibera specifica, chiede al Consiglio Comunale di autorizzare una modifica alla destinazione d'uso del bene, senza pretendere alcun aumento di volumetria: da colonia penale agricola a struttura extra alberghiera.

Un finanziamento di 1 milione di euro a disposizione da parte dell'assessorato all'Ambiente della Regione, fin dal 2016, per realizzare una soluzione progettuale di restauro dell'immobile abbandonato da tantissimi anni, a cura di un raggruppamento di professionisti formato dagli architetti Roberto Beraldo, Giovannangela Floris e dagli ingegneri Stefano Govoni e Sandro Cao. Il Programma di Conservazione e valorizzazione dei Beni paesaggistici della Bonifica di Alghero che costituisce lo strumento regolatorio urbanistico, in assenza del piano del parco, lo inquadra tra le zone agricole come “area di insediamento produttivo di interesse storico culturale” di primaria importanza per la funzione agricolo-produttiva, anche in relazione all'estensione, composizione e localizzazione dei terreni. Può prevedere la realizzazione di alberghi rurali, ma non di case per ferie, per questa modifica occorre il passaggio in Consiglio comunale che autorizzi il cambio di destinazione da “direzionale, commerciale e socio-sanitaria” a “turistico-ricettiva”. La soluzione proposta dal gruppo di architetti e ingegneri prevede la realizzazione di un ingresso destinato ad accogliere l'Emporio del Parco.

Dall'atrio di ingresso i percorsi si diramano secondo quattro modalità: accesso alla zona ristoro e somministrazione alimenti e bevande; sala ristoro che all'occorrenza potrà ospitare eventi di promozione dei prodotti certificati del parco di Porto Conte ed eventi formativi di educazione ambientale; accesso alla zona servizi e accesso alla zona ricettiva, casa per ferie, appunto. E se appare strano che un ente pubblico possa favorire direttamente lo sviluppo turistico con una casa per ferie, ecco che nella relazione che accompagna la delibera che passerà al vaglio dell'assemblea civica compare uno stralcio della legge istitutiva dell'azienda speciale Parco di Porto Conte che inserisce tra i compiti del parco: «La conservazione e la valorizzazione delle risorse naturali, ambientali, storiche e culturali, la loro fruizione sociale, nonché lo sviluppo delle attività economiche compatibili e tradizionali tra cui quelle agricole, zootecniche, artigianali e turistiche e la riqualificazione ecologica degli insediamenti».

Se la destinazione urbanistica di “casa per ferie” per l'ex colonia penale di Porticciolo sia compatibile sarà ora il Consiglio comunale a deciderlo. Il dibattito in città è appena cominciato.

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