Posidonia, la Regione in soccorso del Comune
di Nicola Nieddu
Arrivano 700mila euro per pagare le spese di stoccaggio e pulizia dei litorali Un’impresa di Bergamo si è aggiudicata il bando per l’impianto di San Marco
30 ottobre 2021
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ALGHERO. Circa 700mila euro sono stati destinati dalla Regione alla Riviera del Corallo per la gestione della posidonia spiaggiata per il 2021. Altri fondi regionali sono poi stati concessi a tutti gli altri Comuni sardi sino al 2023 e Alghero, visti i noti problemi, avrà la fetta più consistente. Una notizia che fa tirare un sospiro di sollievo alle casse comunali e all'assessorato comunale all'Ambiente che sulla posidonia ha investito ingenti somme.
«Negli ultimi due anni abbiamo fatto affidamento su fondi comunali – ha detto l'assessore all'ambiente Andrea Montis – e questa notizia che arriva dalla Regione non può che far piacere anche perché Alghero è la città maggiormente colpita dagli accumuli di posidonia spiaggiata». Un problema del quale Alghero ha sempre sofferto sin dai tempi antichi e che negli ultimi trenta anni è peggiorato anche a causa di infrastrutture che hanno modificato le correnti sottomarine favorendo gli accumuli di posidonia. «Infrastrutture che per l'epoca, probabilmente, andavano bene, ma che col tempo si sono rivelate dannose sotto questo punto di vista – ha evidenziato Montis –; purtroppo su certe infrastrutture, come il molo di sopraflutto, è difficile intervenire, mentre, e questa è una notizia in anteprima, stiamo valutando la possibilità di spostare le barriere di grossi massi realizzate di fronte alla spiaggia del Lido. Secondo una prima ipotesi, da valutare attentamente, si potrebbero spostare di fronte alla spiaggia di Maria Pia». Parlando di lavori a brevissimo termine, l'assessore Montis fa sapere che entro novembre, tutta la posidonia stoccata nel sito di Cuguttu, vicino al palazzo dei congressi, sarà trasferita al centro di recupero di Quartu Sant'Elena: «Ci vorranno almeno 180 viaggi con i camion per trasferire tutta la posidonia e di questi almeno un centinaio torneranno indietro carichi di sabbia bianca che sarà riposizionata sulle nostre spiagge. Basti pensare che il 70 % circa del materiale stoccato a Cuguttu è sabbia e solo il 30% posidonia».
I viaggi verso Quartu continueranno sino alla realizzazione dell'impianto di trattamento della posidonia, che sorgerà nell'area industriale di San Marco. A tal proposito, dal Consorzio industriale provinciale di Sassari fanno sapere che ad aggiudicarsi il bando da 5 milioni di euro è stata la società Ecocentro Tecnologie Ambientali, con sede a Lallio ( Bergamo ), la stessa che gestisce l'impianto di Quartu Sant'Elena. La società bergamasca è stata ammessa alla fase successiva di aggiudicazione.
«Un progetto innovativo – ha concluso Montis – che non servirà il solo territorio algherese, garantendo economicità e, allo stesso tempo, salvaguardia ambientale e un'opportunità con la creazione di nuovo sviluppo e, cosa importante, nuovi posti di lavoro».
«Negli ultimi due anni abbiamo fatto affidamento su fondi comunali – ha detto l'assessore all'ambiente Andrea Montis – e questa notizia che arriva dalla Regione non può che far piacere anche perché Alghero è la città maggiormente colpita dagli accumuli di posidonia spiaggiata». Un problema del quale Alghero ha sempre sofferto sin dai tempi antichi e che negli ultimi trenta anni è peggiorato anche a causa di infrastrutture che hanno modificato le correnti sottomarine favorendo gli accumuli di posidonia. «Infrastrutture che per l'epoca, probabilmente, andavano bene, ma che col tempo si sono rivelate dannose sotto questo punto di vista – ha evidenziato Montis –; purtroppo su certe infrastrutture, come il molo di sopraflutto, è difficile intervenire, mentre, e questa è una notizia in anteprima, stiamo valutando la possibilità di spostare le barriere di grossi massi realizzate di fronte alla spiaggia del Lido. Secondo una prima ipotesi, da valutare attentamente, si potrebbero spostare di fronte alla spiaggia di Maria Pia». Parlando di lavori a brevissimo termine, l'assessore Montis fa sapere che entro novembre, tutta la posidonia stoccata nel sito di Cuguttu, vicino al palazzo dei congressi, sarà trasferita al centro di recupero di Quartu Sant'Elena: «Ci vorranno almeno 180 viaggi con i camion per trasferire tutta la posidonia e di questi almeno un centinaio torneranno indietro carichi di sabbia bianca che sarà riposizionata sulle nostre spiagge. Basti pensare che il 70 % circa del materiale stoccato a Cuguttu è sabbia e solo il 30% posidonia».
I viaggi verso Quartu continueranno sino alla realizzazione dell'impianto di trattamento della posidonia, che sorgerà nell'area industriale di San Marco. A tal proposito, dal Consorzio industriale provinciale di Sassari fanno sapere che ad aggiudicarsi il bando da 5 milioni di euro è stata la società Ecocentro Tecnologie Ambientali, con sede a Lallio ( Bergamo ), la stessa che gestisce l'impianto di Quartu Sant'Elena. La società bergamasca è stata ammessa alla fase successiva di aggiudicazione.
«Un progetto innovativo – ha concluso Montis – che non servirà il solo territorio algherese, garantendo economicità e, allo stesso tempo, salvaguardia ambientale e un'opportunità con la creazione di nuovo sviluppo e, cosa importante, nuovi posti di lavoro».