La Nuova Sardegna

Alghero

«In città la Soprintendenza ai beni archeologici»

«In città la Soprintendenza ai beni archeologici»

Istanza dei consiglieri comunali di centrosinistra che invitano il sindaco a farsi portavoce con il Mibac 

12 gennaio 2022
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ALGHERO. Una sede della Soprintendenza in città. Questo è quanto chiedono i consiglieri comunali di centrosinistra, che in una nota invitano il sindaco Mario Conoci a farsi portatore dell'istanza «perché venga istituita anche ad Alghero una sede operativa della Soprintendenza, essendo area di emergenze archeologiche e culturali almeno alla pari di Nuoro, Olbia, Ozieri, Perfugas e Porto Torres già sedi operative della Soprintendenza archeologica, delle belle arti e del paesaggio, ufficio del ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo». Secondo Esposito, Bruno, Sartore, Cacciotto, Piras, Di Nolfo e Pirisi, «si troverà così il modo per un confronto quotidiano e diretto, fatto di condivisione, senza imposizioni da parte dello Stato».

La proposta dei consiglieri di centrosinistra arriva dopo la notizia dello smontaggio dell'installazione «coralli di luce» a ridosso della torre in largo San Francesco. «Uno degli angoli più fotografati della città – hanno ribadito i consiglieri – simbolo della città nel cuore del centro storico, ci offre l’opportunità di ripensare il rapporto con le articolazioni dello Stato. Un rapporto fra comunità locale e competenti uffici dei beni culturali dello Stato che deve essere dialogante, non impositivo, caratterizzato da reciprocità e inculturazione, espressione di un'unica comunità che si vuole e deve servire».

Nella nota viene ricordata anche la recente bocciatura dei pannelli informativi in algherese nel sito archeologico della Villa Romana di Sant’Imbenia. «I rilievi pressanti e bloccanti per anni sul tracciato della Sassari-Alghero, seppure con atteggiamenti discordanti fra Roma e Sassari – portano come esempio – ci dicono che occorre un rapporto più stretto col territorio, cioè uno Stato che viva il territorio e la sua cultura, le sue aspettative, la sua contemporaneità e anche la sua economia e il suo sviluppo». (n.n.)



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