Alghero, in fin di vita per una mancata precedenza a un incrocio
Nicola Nieddu
La zuffa di via XX Settembre: il 60enne è in prognosi riservata, il rivale è stato denunciato per lesioni
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ALGHERO. Resta ricoverato all’ospedale di Sassari in prognosi riservata l'uomo di 60 anni, algherese, rimasto gravemente ferito alla testa al termine di un litigio per futili motivi con un altro algherese di 40 anni. Quest’ultimo è stato denunciato per lesioni in attesa dell’evolversi della situazione clinica del suo rivale.
È stata intanto chiarita la dinamica della zuffa, scoppiata per futili motivi: una mancata precedenza a un incrocio. Secondo la ricostruzione emersa a seguito delle numerose testimonianze raccolte dagli investigatori, il sessantenne l'uomo era alla guida della sua auto e da via Barracu stava cercando di superare via XX Settembre per proseguire dritto verso via Aldo Moro (ex canalone). A un certo punto pare che l'auto abbia come spesso accade, accennato l’uscita da via Barracu e proprio in quel momento è sopraggiunta una moto che percorreva via XX settembre e dunque aveva il diritto di precedenza. Il motociclista, un algherese classe 1982, probabilmente spaventato dall’auto che snucava dallo stop, pare abbia mandato a quel paese il signore che era alla guida dell'auto. Sembrava finita lì, non era accaduto alcun incidente, ma probabilmente quel “vaffa” di troppo ha scatenato la reazione del guidatore dell’automobile che ha deciso di rispondere all’offesa e ha svoltato in via XX settembre nella direzione che porta al liceo Scientifico raggiungendo il giovane a bordo della moto. A questo punto i due si sono si sono detti di tutto, i toni sono via via saliti e dagli insulti si è arrivati alle mani. Non si capisce bene chi abbia dato il via alla scazzottata, in ogni caso sono finiti entrambi a terra a darsele di santa ragione. Per separarli sono intervenute diverse persone e in un primo momento sembrava che il litigio si fosse concluso, invece i due si sono riavvicinati e nel corpo a corpo ad avere la peggio è stato il sessantenne che, forse per una manata o pugno (è ancora tutto da verificare) è caduto per terra battendo violentemente la testa sul marciapiede. L'uomo è rimasto immobile a terra e si è capito subito che era successo qualcosa di grave: alcune persone hanno cercato di rianimarlo gettandogli dell’acqua sul volto ma senza successo e a quel punto è stato allertato il 118.
Sul posto, insieme all’ambulanza, è arrivata anche una pattuglia della Polizia di Stato al comando della dirigente Claudia Gallo. Ai sanitari intervenuti la situazione è apparsa subito grave e hanno optato per il trasporto urgente, in codice rosso, al pronto soccorso dell'ospedale Santissima Annunziata di Sassari dove gli è stata diagnosticata una emorragia interna.
Nel frattempo il 40enne, che si era dato alla fuga, è stato rintracciato dagli agenti e condotto nel commissariato di via Kennedy, dove è stato interrogato fino a tarda serata. Per lui è scattata la denuncia per lesioni in attesa dell’evolversi della situazione del ferito.
È stata intanto chiarita la dinamica della zuffa, scoppiata per futili motivi: una mancata precedenza a un incrocio. Secondo la ricostruzione emersa a seguito delle numerose testimonianze raccolte dagli investigatori, il sessantenne l'uomo era alla guida della sua auto e da via Barracu stava cercando di superare via XX Settembre per proseguire dritto verso via Aldo Moro (ex canalone). A un certo punto pare che l'auto abbia come spesso accade, accennato l’uscita da via Barracu e proprio in quel momento è sopraggiunta una moto che percorreva via XX settembre e dunque aveva il diritto di precedenza. Il motociclista, un algherese classe 1982, probabilmente spaventato dall’auto che snucava dallo stop, pare abbia mandato a quel paese il signore che era alla guida dell'auto. Sembrava finita lì, non era accaduto alcun incidente, ma probabilmente quel “vaffa” di troppo ha scatenato la reazione del guidatore dell’automobile che ha deciso di rispondere all’offesa e ha svoltato in via XX settembre nella direzione che porta al liceo Scientifico raggiungendo il giovane a bordo della moto. A questo punto i due si sono si sono detti di tutto, i toni sono via via saliti e dagli insulti si è arrivati alle mani. Non si capisce bene chi abbia dato il via alla scazzottata, in ogni caso sono finiti entrambi a terra a darsele di santa ragione. Per separarli sono intervenute diverse persone e in un primo momento sembrava che il litigio si fosse concluso, invece i due si sono riavvicinati e nel corpo a corpo ad avere la peggio è stato il sessantenne che, forse per una manata o pugno (è ancora tutto da verificare) è caduto per terra battendo violentemente la testa sul marciapiede. L'uomo è rimasto immobile a terra e si è capito subito che era successo qualcosa di grave: alcune persone hanno cercato di rianimarlo gettandogli dell’acqua sul volto ma senza successo e a quel punto è stato allertato il 118.
Sul posto, insieme all’ambulanza, è arrivata anche una pattuglia della Polizia di Stato al comando della dirigente Claudia Gallo. Ai sanitari intervenuti la situazione è apparsa subito grave e hanno optato per il trasporto urgente, in codice rosso, al pronto soccorso dell'ospedale Santissima Annunziata di Sassari dove gli è stata diagnosticata una emorragia interna.
Nel frattempo il 40enne, che si era dato alla fuga, è stato rintracciato dagli agenti e condotto nel commissariato di via Kennedy, dove è stato interrogato fino a tarda serata. Per lui è scattata la denuncia per lesioni in attesa dell’evolversi della situazione del ferito.