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I piccoli pescatori: «Scadenze modificate senza prima avvisarci»

Nicola Nieddu
I piccoli pescatori: «Scadenze modificate senza prima avvisarci»

Alghero. La zona C verrà chiusa a partire da ottobre

30 giugno 2022
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Alghero I pescatori della piccola pesca artigianale algherese chiedono fatti concreti dopo gli incontri degli ultimi mesi. Con una nota i pescatori chiariscono, ancora una volta di voler continuare a lavorare sempre nel rispetto delle leggi nazionali e affermano che, utilizzando 100 nasse e le reti previste (2.500 metri), non c’è alcun rischio di estinzione per il polpo.

«Nell'ultimo incontro svolto lo scorso 13 maggio – evidenziano i pescatori – si è appreso che la data di chiusura della zona C non sia più il primo di settembre bensì il primo ottobre; decisione però non ancora concordata con le parti. Per quanto riguarda la presentazione della domanda di concessione per l'ormeggio delle imbarcazioni della piccola pesca alla Cala del Vino c'era già stato un interessamento dei responsabili dell'Area marina protetta, ma ancora una volta senza nessun riscontro positivo».

I pescatori si riferiscono all'incontro tenutosi lo scorso maggio a Porta Terra nell'ufficio del sindaco e al quale era presente anche l'assessora regionale all'Agricoltura Gabriella Murgia, insieme al primo cittadino Mario Conoci e al presidente del consiglio regionale Michele Pais.

Tra i punti discussi, la chiusura per sei mesi dello specchio di mare della zona C nella Baia di Porto Conte. «In base all'ordinanza, firmata dal direttore Mariani – evidenziano i pescatori – la chiusura alla pesca nell'area protetta va a colpire solo ed esclusivamente l'unica attività produttiva per l'economia locale. Del resto non bisogna trascurare il valore storico, culturale e turistico che i pescatori professionisti della piccola pesca portano avanti con non poche difficoltà».

In seguito all'incontro i rappresentanti delegati dei pescatori hanno riferito a tutti i soci dell'Associazione banchina Millelire i punti discussi. L'assemblea dei pescatori, all'unanimità, ha redatto un documento nel quale dichiara che «prima devono essere risolti i problemi relativi agli ammortizzatori economici per supportare il mancato reddito e poi si può eventualmente discutere della programmazione per il periodo di chiusura alla pesca della zona C, che è stata attuata ad ora, senza adeguati e approfonditi studi scientifici organici, ma su ipotesi, con monitoraggi parziali». Insomma i pescatori algheresi chiedono risposte immediate: «non comprendiamo bene ancora che tipo di gestione stiano operando i dirigenti dell’Area protetta, con una decisione che appare non concordata e solo punitiva nei confronti del nostro comparto e così facendo mette a rischio molte famiglie che vivono da questa attività».


 

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