La Nuova Sardegna

Alghero

Il caso

Alghero, attende troppe ore al pronto soccorso e devasta l’area triage

di Nicola Nieddu
Alghero, attende troppe ore al pronto soccorso e devasta l’area triage

Protagonista un uomo di 65 anni. Arriva la polizia

28 gennaio 2024
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Alghero Momenti di grande tensione, venerdì pomeriggio, al pronto soccorso dell’Ospedale civile. Protagonista un uomo di 65 anni: arrivato nella struttura alle 10 del mattino per via di un incidente in moto, ha dato in escandescenze dopo sette ore di attesa. L’uomo è entrato nell’area triage, ha preso a calci la porta di ingresso, ha urlato la sua rabbia e ha anche lanciato per aria tutto ciò che si è trovato davanti, compreso lo schermo di un computer del servizio accettazione. Al suo arrivo in ospedale, il 65enne è stato innanzitutto medicato dal personale del pronto soccorso. Poi è stato fatto accomodare in attesa di ulteriori controlli.

Dopo sette ore, però, l’improvvisa esplosione di rabbia. A stento la guardia giurata al momento in servizio è riuscita a trattenere l’uomo. È quindi intervenuta una pattuglia della polizia, che ha identificato il paziente e contribuito a riportare la calma nel pronto soccorso. Ad assistere alla scena diverse persone che, da una parte, hanno giudicato eccessiva la protesta dell’uomo, mentre dall’altra si sono anche loro lamentate della lunghezza dei tempi di attesa. Presenti anche alcuni bambini, piuttosto intimoriti, in attesa di una visita da parte del pediatra. Il pronto soccorso algherese è al collasso e non è certo la prima volta che si verificano situazioni di questo tipo. Problemi che si trascinano da un pezzo e per i quali, evidentemente, non si è ancora riusciti a trovare la giusta soluzione.

«Il fatto di aspettare dalle 10 alle 17 farebbe forse irritare chiunque» hanno commentato alcuni dei pazienti in fila. Tra i presenti anche il presidente della quinta commissione consiliare sulla Sanità, Christian Mulas. «Ho assistito alla protesta eclatante di un uomo che, dopo tante ore di attesa, era ancora lì senza risposte – commenta Mulas –. La situazione è diventata insostenibile ed è assurdo che una persona bisognosa di cure debba essere trattata in questo modo. Per esempio, io sono arrivato in pronto soccorso perché uno dei miei due figli non è stato bene. Dopo tre ore di attesa, eravamo ancora lì. E come noi anche altre persone, tra cui alcuni bambini. La Pediatria, anche venerdì pomeriggio, ha dimostrato di essere in gravi difficoltà. Al lavoro c’era soltanto un pediatra e, chiaramente, i tempi si sono dilatati. La situazione al pronto soccorso è drammatica e, mentre si pensa alla campagna elettorale, ci sono persone che non riescono neanche a curarsi. È vergognoso».

Mulas mette però in evidenza l’impegno di medici e infermieri: «Il pronto soccorso di Alghero è in affanno. Medici e infermieri ci mettono tanto impegno, però non riescono a sopperire alle tante richieste di soccorso». Infine un passaggio sul declassamento degli ospedali algheresi: «Convocherò una commissione Sanità urgente e chiederò la presenza del direttore generale della Asl Flavio Sensi».

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