Province, via al riordino: Benetutti, Nule e Guspini decidono dove andare
L’8 e 9 giugno il referendum, i due Comuni del Goceano guardano a Nuoro, i monrealini potrebbero lasciare il Medio Campidano per Oristano
Sassari Benetutti e Nule guardano a Nuoro, Guspini strizza l’occhio a Oristano, tutti probabilmente però rimarranno, complice il difficilissimo ostacolo del quorum, dove sono.
In Sardegna si avvicina il momento delle scelte: l’8 e 9 giugno, in contemporanea con i referendum abrogativi su lavoro e cittadinanza, tre Comuni saranno chiamati alle urne per decidere il proprio destino amministrativo.
La posta in gioco è tutt’altro che secondaria: si tratta di stabilire a quale Provincia appartenere nel nuovo assetto istituzionale dell’isola, che prevede sei Province e due Città Metropolitane, Cagliari e Sassari, con la cancellazione della storica Provincia di Sassari e il ritorno in scena di Gallura, Ogliastra e Sulcis.
Benetutti e Nule, due piccoli centri del Goceano attualmente inclusi nella futura Città Metropolitana di Sassari, si trovano a scegliere se restare con Sassari, risalita molto nelle quotazioni da quando la Città Metropolitana ha iniziato a prendere forma, o unirsi alla rinata Provincia di Nuoro. Dall’altra parte dell’isola, Guspini – oggi nel Medio Campidano – guarda invece a Oristano come nuovo punto di riferimento.
Il governo regionale ha già avviato le operazioni: la presidente Alessandra Todde ha firmato il decreto che indice ufficialmente le consultazioni popolari. Ma non tutti hanno scelto la via del referendum. A Teulada, per esempio, hanno fatto prima e con decisione: con due voti unanimi in Consiglio comunale, nel 2020 e nel 2021, è stata formalizzata l’adesione alla Provincia del Sulcis, senza passare dalle urne. Stessa scelta che nel Goceano hanno fatto sette Comuni su 9, con Benetutti e Nule che hanno “mancato” l’unanimità e ora si trovano a dover prendere una non semplice decisione.