La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Quasi 6 chili di polpa di ricci conservata male, 3.250 ricci molti dei quali sotto la taglia minima sequestrati, diverse denunce e multe per 23mila euro. Sono i numeri del blitz congiunto eseguito questa mattina sul lungomare del Poetto da guardia costiera, guardia di finanza e polizie municipali di Cagliari e Quartu Sant’Elena.

L’operazione - spiega una nota - era finalizzata al contrasto della commercializzazione illegale di ricci di mare. Le forze dell’ordine, di fatto, hanno passato al setaccio le "postazioni di vendita" senza autorizzazione presenti sul luogo pubblico.

Sono state trovate diverse decine di vasetti di polpa di ricci (per complessivi 5,8 kg) in cattivo stato di conservazione e privi di qualsiasi documentazione attestante la provenienza. Quattro rivenditori sono state denunciate a piede libero e quattro sono stati i verbali di sequestro. Altre sette sanzioni, per un totale di 23mila euro, sono state elevate per mancanza di documentazione sulla provenienza deu ricci. Sequestrate inoltre quattordici "ceste" di ricci contenenti complessivamente 3.250 esemplari, molti dei quali sotto la taglia minima consentita. I ricci, tutti ancora vivi – spiega una nota della Direzione marittima della Guardia costiera di Cagliari – sono stati rigettati in mare mentre la polpa di ricci è stata avviata a distruzione.

All’operazione ha partecipato anche il personale medico veterinario della Asl di Cagliari.

«L'operazione complessa – spiega la Direzione marittima – si colloca nell'ambito dell'attività posta in essere sia a tutela della salute dei consumatori che dell'ambiente marino, spesso chiamato a sopportare un prelievo indiscriminato ed insostenibile. il contrasto al fenomeno della vendita illegale di ricci di mare proseguirà durante tutto il periodo della campagna di pesca».