La Nuova Sardegna

Cagliari

Sei milioni di euro il bottino della rapina al portavalori sulla 131: pensioni e stipendi per statali - FOTO 1 - FOTO 2 - VIDEO

di Luciano Onnis
Sei milioni di euro il bottino della rapina al portavalori sulla 131: pensioni e stipendi per statali - FOTO 1 - FOTO 2 - VIDEO

Il commando di almeno sette banditi per fermare il blindato della Vigilanza Sardegna ha scelto la bretella sul tratto di statale chiuso a causa del cantiere fantasma tra Sanluri e Serrenti: un budello senza scampo

22 marzo 2014
2 MINUTI DI LETTURA





SERRENTI. Sei milioni di euro il bottino della rapina messa a segno ieri sulla statale 131. Lo ha detto il comandante provinciale dei carabinieri Angrisani stamani nel corso di una conferenza stampa. Sono stati almeno sette i banditi (e probabilmente erano dieci) che hanno messo a segno la rapina fra Serrenti e Sanluri, volto coperto da passamontagna e armati di fucili kalashnikov, o comunque armi lunghe. I soldi rubati servivano per pagare stipendi di dipendenti statali e pensioni.

Il commando ha assaltato un furgone portavalori della Cooperativa “Vigilanza Sardegna”, seguito da un altro blindato in appoggio, sparando una ventina di colpi (tanti i bossoli ritrovati) per indurre i cinque vigilantes a non opporre resistenza. Così è stato e i malviventi sono fuggiti con i sacchetti del denaro prelevato poco prima dalla Banca d’Italia di Cagliari e destinato alla sede di Nuoro dell’istituto di vigilanza per essere poi smistato in vari uffici postali del territorio.

La tempesta di fuoco abbattutasi sul furgone “caveau” che trasportava i soldi non ha fortunatamente colpito nessuno dei tre vigilantes, salvati dai cristalli blindati che hanno retto ai proiettili dei kalashnikov. I banditi hanno scelto non a caso il tratto di strada in cui bloccare i mezzi della “Vigilanza Sardegna” era fin troppo facile: la bretella alternativa al vecchio percorso della statale 131, fra Serrenti e Sanluri, l’ormai rinomato cantiere fantasma che ha ridotto la carreggiata a una sola corsia per nove chilometri in entrambi i sensi di marcia. La Audi A6 accostata al ciglio della strada con il cofano motore sollevato per simulare un guasto e il Fiorino che seguiva a ruota i due furgoni verdi dell’istituto di vigilanza. I blindati hanno dovuto rallentare al massimo accodandosi a un autoarticolato che li precedeva, finchè il pesante mezzo con una sterzata improvvisa ha chiuso la carreggiata e costretto il primo blindato ad arrestarsi di colpo. Tempo pochi secondi ed è scattato l’allarme rapina che ha mobilitato i carabinieri della Compagnia di Sanluri e del comando provinciale di Cagliari, più la Polizia.

In Primo Piano
Il funerale

«Il nostro Stefano torna a casa»: all’ippodromo di Sassari la camera ardente per il giovane fantino

Le nostre iniziative