Arrestati due bracconieri con un arsenale degli orrori
Tubi fucile, centinaia di trappole a scatto e bocconi esplosivi per la caccia di frodo sequestrati dal corpo forestale
CAGLIARI. Una decina di micidiali "tubi fucile" usati per la caccia di frodo, centinaia di trappole a scatto, quindici "bocconi esplosivi" e un fucile a percussione artigianale sono stati sequestrati in uno scantinato di Uta dagli uomini del corpo forestale che hanno arrestato due persone e denunciato una terza.
In manette sono finiti Luciano Usai, 65 anni, e Francesco Pibia, 58 anni, entrambi di Uta, nel cui locale adibito a officina è stato trovato quello che gli inquirenti hanno definito «un vero e proprio museo degli orrori».
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Tra le trappole e gli attrezzi sequestrati, alcuni dei quali provocavano una morte lenta e crudele alle vittime, una gabbia nella quale quale l’animale veniva attirato con del cibo per poi venire bloccato con una sorta di freccia a scatto che si infilava nel capo.
Le indagini sono partite dal ritrovamento di quattro "tubi fucile" nell’area di Monte Arcosu, nel territorio di Uta. I due arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Buoncammino. A un loro presunto complice è stato sequestrato un attrezzo artigianale per lanciare dardi utilizzato per la caccia al cinghiale. L’uomo è stato denunciato a piede libero.